La Nuova Sardegna

Il movimento dei pastori: di nuovo pronti alla lotta

di Alessandro Pirina
Il movimento dei pastori: di nuovo pronti alla lotta

Il leader Felice Floris: i responsabili devono pagare per i danni alle nostre greggi L’assessore Falchi sugli indennizzi sbloccati: «Il governo ci ha dato ragione»

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SASSARI. L’inchiesta sulla Lingua blu dà nuova linfa al movimento dei pastori. Il leader Felice Floris annuncia una nuova mobilitazione generale di tutti gli allevatori dell’isola. «Vogliamo discutere e denunciare i danni prodotti dalla Lingua blu – attacca Floris – e soprattutto intendiamo organizzare una linea d'accusa e far sì che i responsabili, compresi quei sardi che sapevano e potevano fermare il progetto criminale così come definito dalla Procura di Roma, oltre al risvolto penale paghino in solido per i danni passati e futuri causati alle nostre greggi». Il leader dei pastori dà appuntamento dunque a mercoledì 30 luglio a Tramatza, all’hotel L’Anfora, per un’assemblea generale in cui si discuterà di Lingua blu e del nuovo piano di sviluppo rurale. «I pastori sardi non sono disposti a vedere il futuro del loro lavoro deciso da altri, ripartiamo con la nostra lotta».

La Coldiretti. Nell’inchiesta sulla Lingua blu la Coldiretti ha confermato l’intenzione di costituirsi parte civile nell’eventuale processo. «Vogliamo collaborare con gli inquirenti – spiega l’avvocato Marco Pilia, a cui il presidente Battista Cualbu ha affidato l’incarico –, mettendoci a loro disposizione per qualsiasi chiarimento. Speriamo che il processo venga fatto, così ci costituiremo parte civile sia per il danno subito da Coldiretti sia per i singoli allevatori che sono stati parzialmente indennizzati. Gli è stato dato solo un contributo simbolico, ma non hanno ricevuto indennizzi per quello che hanno effettivamente perso. I danni subiti sono superiori rispetto a quelli calcolati». Ieri la Coldiretti ha anche fornito i numeri della Lingua blu: tra il 2012 e il 2013 la malattia ha colpito 300mila capi su circa un milione e mezzo, uccidendo 103mila pecore. Le perdite per mancati ricavi dalla produzione del latte, circa 50 milioni di litri, sono stati calcolati in 40 milioni di euro. Sulla questione Lingua blu ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea l’eurodeputata sarda Giulia Moi.

La Regione. Intanto, tra gli allevatori si respira un po’ più di ottimismo per lo sblocco dei 28 milioni di euro di indennizzi stanziati dalla Regione. Il governo, infatti, ha deciso di non impugnare la legge, su cui la Ragioneria dello Stato aveva espresso dubbi, e così gli allevatori avranno i loro risarcimenti. «È una bella notizia, sapevamo di avere le carte in regola e il governo ci ha dato ragione – afferma l’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi –. Dall’opposizione qualcuno ci aveva accusati di aver lavorato male e contro gli interessi dei pastori e invece abbiamo argomentato e difeso le nostre scelte. Incassiamo questo via libera, con soddisfazione e sobrietà perché per la categoria c’è ancora tanto da fare». Una soddisfazione che la Falchi condivide con il consigliere Efisio Arbau, primo firmatario della legge. «È stato confermato che la strada indicata da noi è quella giusta».

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