In Sardegna record di nonnini al volante
di Antonello Palmas
Nell’isola ci sono 1389 ultranovantenni con la patente attiva. La terra dei centenari ha il primato delle auto più vecchie
03 ottobre 2017
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SASSARI. Sono 1389 gli ultranovantenni sardi cui è stata rinnovata la patente dell’auto. Si tratta dello 0,133% dei residenti con permesso di guida, un dato che non si discosta troppo dalle media nazionale (0,156 %) e che pone l’isola al quindicesimo posto nazionale nella percentuale di patenti attive per gli over 90 (tredicesima come numero assoluto).
A rivelarlo è uno studio basato sui dati forniti dal ministero dei trasporti. Si calcola che in tutto in Italia siano più di sessantamila le persone che continuano ad andare in giro in automobile dopo il novantesimo compleanno: in testa come numero assoluto ci sono naturalmente le regioni più popolose, ovvero la Lombardia (8738), l’Emilia Romagna (7553), la Toscana (5834), il Piemonte e il Lazio (5471). Diversa la graduatoria se si considera invece il numero dei guidatori nati non oltre il 1927 in rapporto col numero totale dei patentati: qui è l’Emilia Romagna a condurre con 0,253%), seguita da Liguria (0,247%), Toscana (0,233%), Marche (0,227%) e Umbria (0,226 %).
Se si considera che dopo il compimento degli ottanta anni è imposto un rinnovo ogni due anni, è facile capire che non è affatto facile continuare ad avere la possibilità di utilizzare le quattro ruote, in un’età in cui i problemi di vista e udito, ma anche l’aumento di patologie considerate rischiose per la guida, rende più complesso l’ottenimento di un permesso che per gli anziani rappresenta un importante simbolo di autonomia, anche sotto il profilo psicologico.
C’è però da considerare anche un altro aspetto: con l’età aumenta notevolmente il costo per assicurare il mezzo. Le tariffe per le Rc auto infatti raddoppiano se il titolare della polizza è un autista che ha superato i 90 anni. Accade perché le compagnie assicurative prendono in considerazione i maggiori rischi di incidentalità legati all’avanzare degli anni: si riduce quasi inevitabilmente il campo visivo, aumentano altri difetti alla vista e chi guida è meno capace di avvertire i suoni o di avere una sufficiente capacità di reazione in caso di necessità.
A proposito di auto, un campo nel quale la Sardegna si distingue riguarda l’anzianità dello stesso parco vetture circolante, nel quale l’isola dei centenari ha la media più alta: 10 anni e nove mesi, peggio di Sicilia (10 anni e 7 mesi) e Calabria (10 anni e 3 mesi). La media nazionale è di 9 anni e 6 mesi. Una causa ulteriore di maggiore incidentalità, e quindi di maggiori costi al momento di pagare le polizze assicurative. La Toscana ha invece i mezzi più giovani (8 anni e 6 mesi), seguita da Lombardia (8 anni e 10 mesi) ed Emilia Romagna (8 anni e 11 mesi). Sardi primi anche nella classifica dei mezzi meno costosi: 8.022 il valore medio. “Guidano” la graduatoria delle auto più care i valdostani (11.238).
A rivelarlo è uno studio basato sui dati forniti dal ministero dei trasporti. Si calcola che in tutto in Italia siano più di sessantamila le persone che continuano ad andare in giro in automobile dopo il novantesimo compleanno: in testa come numero assoluto ci sono naturalmente le regioni più popolose, ovvero la Lombardia (8738), l’Emilia Romagna (7553), la Toscana (5834), il Piemonte e il Lazio (5471). Diversa la graduatoria se si considera invece il numero dei guidatori nati non oltre il 1927 in rapporto col numero totale dei patentati: qui è l’Emilia Romagna a condurre con 0,253%), seguita da Liguria (0,247%), Toscana (0,233%), Marche (0,227%) e Umbria (0,226 %).
Se si considera che dopo il compimento degli ottanta anni è imposto un rinnovo ogni due anni, è facile capire che non è affatto facile continuare ad avere la possibilità di utilizzare le quattro ruote, in un’età in cui i problemi di vista e udito, ma anche l’aumento di patologie considerate rischiose per la guida, rende più complesso l’ottenimento di un permesso che per gli anziani rappresenta un importante simbolo di autonomia, anche sotto il profilo psicologico.
C’è però da considerare anche un altro aspetto: con l’età aumenta notevolmente il costo per assicurare il mezzo. Le tariffe per le Rc auto infatti raddoppiano se il titolare della polizza è un autista che ha superato i 90 anni. Accade perché le compagnie assicurative prendono in considerazione i maggiori rischi di incidentalità legati all’avanzare degli anni: si riduce quasi inevitabilmente il campo visivo, aumentano altri difetti alla vista e chi guida è meno capace di avvertire i suoni o di avere una sufficiente capacità di reazione in caso di necessità.
A proposito di auto, un campo nel quale la Sardegna si distingue riguarda l’anzianità dello stesso parco vetture circolante, nel quale l’isola dei centenari ha la media più alta: 10 anni e nove mesi, peggio di Sicilia (10 anni e 7 mesi) e Calabria (10 anni e 3 mesi). La media nazionale è di 9 anni e 6 mesi. Una causa ulteriore di maggiore incidentalità, e quindi di maggiori costi al momento di pagare le polizze assicurative. La Toscana ha invece i mezzi più giovani (8 anni e 6 mesi), seguita da Lombardia (8 anni e 10 mesi) ed Emilia Romagna (8 anni e 11 mesi). Sardi primi anche nella classifica dei mezzi meno costosi: 8.022 il valore medio. “Guidano” la graduatoria delle auto più care i valdostani (11.238).