Operaio morto alla Gesam, assolto l’unico imputato Fabiano Mario Saba
Nessun colpevole per il decesso di Antonio Masia, l’operaio trovato senza vita nello stabilimento rifiuti di Truncu Reale a Sassari il 25 luglio 2022
Sassari Nessun colpevole per la morte di Antonio Masia, l’operaio della Gesam, trovato senza vita all’interno dello stabilimento dí smaltimento rifiuti di Truncu Reale alle porte di Sassari il 25 luglio del 2022.
Nella mattinata di oggi, 12 marzo, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Sassari Sergio De Luca ha assolto per non aver commesso il fatto l’unico imputato, Fabiano Mario Saba, l'operaio 50enne collega di Masia (assistito dall’avvocato Luca Sciaccaluga) finito a processo con l'accusa di omicidio colposo, con l’ipotesi che si trovasse alla guida del muletto che provocò la morte di Masia.Le motivazioni saranno rese note fra 15 giorni.
Era stata la titolare dell’inchiesta Maria Paola Asara - a causa dei troppi dubbi e mancanza di prove - a chiedere per Saba l’assoluzione con formula dubitava. Richiesta alla quale si erano opposti gli avvocati di parte civile Francesca Fiori e Daniele Alicicco. «Chiedo solo di sapere cosa è accaduto a mio marito» ha sempre ripetuto Rita Coco, la vedova di Masia dal giorno della tragedia.
Il marito era stato trovato senza vita il pomeriggio del 25 luglio di tre anni fa all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti di Truncu Reale. Schiacciato - aveva stabilito l’esame autoptico - da un mezzo di lavoro all’interno dell’impianto della Gesam, distrutto poi da un gigantesco incendio, poche ore dopo la visita degli investigatori della squadra mobile e il sequestro dei telefoni cellulari dei 35 dipendenti. Un rogo certamente doloso, hanno stabilito gli inquirenti. Ma per questo reato non ci sarà un processo. «Attendiamo le motivazioni della sentenza e poi faremo le nostre valutazioni» commentano gli avvocati di parte civile.