La Nuova Sardegna

incidente sulla moby otta nella traversata da porto torres a genova 

In viaggio col portellone aperto Indagati gli ufficiali della nave

In viaggio col portellone aperto Indagati gli ufficiali della nave

SASSARI. Ha viaggiato da Porto Torres a Genova con il portellone di poppa aperto: il comandante della “Moby Otta” ha deciso di non fermare il traghetto in alto mare e il viaggio è proseguito sino a...

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SASSARI. Ha viaggiato da Porto Torres a Genova con il portellone di poppa aperto: il comandante della “Moby Otta” ha deciso di non fermare il traghetto in alto mare e il viaggio è proseguito sino a destinazione. Carlo Merlini – questo il nome del comandante – non ha allertato le autorità marittime, probabilmente dopo essersi accordato con la compagnia di navigazione e ha deciso di continuare la traversata fino a Genova con il portellone posteriore da 25 tonnellate “sganciato”. Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Genova ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della Moby Otta che dovrà rispondere – oltre che di mancate comunicazioni alle autorità marittime – del reato di “naufragio”. Solo per un caso, infatti, la nave della Moby quella notte non è affondata. Il tempo era buono e il mare calmo. In caso contrario, col mare mosso, l’acqua sarebbe entrata facilmente nelle stive e la nave affondata.

Oltre al comandante Carlo Merlini, il pubblico ministero Francesco Cardona Albini, titolare del fascicolo, ha indagato anche il capo armamento Giuseppe Savarese, Carlo Marco, dirigente del settore sicurezza della Moby, Alessandro Paone, direttore tecnico e Giuseppe Muti, ispettore tecnico. Anche per loro il reato contestato dal pm è quello del naufragio, che si concretizza a prescindere dalle conseguenze di un incidente marittimo particolarmente pericoloso.

Interpellata, la compagnia di navigazione si è trincerata dietro un silenzio assoluto. «Non c’è nulla da dire – ha commentato Lorenza Priamo, responsabile dell’ufficio stampa della Moby– Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte della Procura di Genova». Ma è possibile che un traghetto viaggi col portellone aperto? Accade spesso? «Può succedere, ma di più non posso dire», ha tagliato corto. Nel frattempo il traghetto è stato trasferito ai cantieri navali genovesi per la riparazione del portellone, che è stato posto sotto sequestro dalla polizia giudiziaria della Capitaneria di porto.

Non è la prima volta che capita un incidente sulla Moby Otta, il traghetto che compie regolarmente il tragitto tra Porto Torres e Genova, amato dai bambini per i disegni dei personaggi più famosi dei cartoni animati sulla fiancata. Il 26 settembre del 2010 due turisti tedeschi precipitarono con la loro auto in acqua durante le operazioni di sbarco a Genova. Stavano tornando da una vacanza in Sardegna.

Il traghetto era in fase di attracco e i motori erano ancora accesi. Le eliche, per un errore di manovra, improvvisamente furono avviate a marcia avanti, la nave si spostò dalla banchina di alcuni metri e la rampa su cui si trovava la Ford Focus con a bordo Philip Habel, 29 anni e Melanie Starzynsky, di 28, si inclinò, facendo finire l'auto nelle acque del porto. I due ragazzi morirono annegati. Il comandante della nave Giuseppe Vicidomini fu assolto dall’accusa di omicidio colposo.

Secondo i magistrati genovesi l’incidente era stato causato da una banalità: il coperchio della consolle di comando della Moby Otta era stato posizionato in modo sbagliato dal comandante, che aveva spostato le leve di attivazione delle eliche, mettendo in movimento la nave mentre era in corso lo sbarco dei passeggeri. (g.z.)

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