All’Artigiano in fiera anche il folclore dell’isola
Musiche e balli della tradizione: esibizioni per il pubblico allo “Spazio Sardegna” L’assessore Chessa: «È un patrimonio che ci rende unici in tutto il Paese»
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MILANO . Ci sono anche i balli e i ritmi della tradizione sotto i riflettori della fiera dell’artigianato che si sta svolgendo in questi giorni a Milano. Oltre alle 109 aziende rappresentate all’interno dello “Spazio Sardegna” dell’Artigiano in fiera. E subito dopo l’inaugurazione dell’area fieristica in cui la Regione ha investito 700mila euro.
«Il patrimonio etnomusicale e folkloristico della Sardegna vanta una varietà di espressioni ed un’originalità che ci rendono unici tra le realtà regionali italiane – ha detto l'assessore regionale del Turismo, dell’Artigianato e del Commercio, Gianni Chessa, sottolineando l'importanza della presenza alla mostra-mercato “Artigiano in Fiera”, in fase di svolgimento negli spazi fiera di Milano Rho da sabato sino all’8 dicembre, di un gruppo di artisti arrivati dalla Sardegna per offrire ai visitatori di “Spazio Sardegna” (1.800 metri quadrati di stand) uno spaccato di un altro patrimonio culturale isolano.
«È sufficiente pensare – ha aggiunto l'assessore Chessa – ai tanti tipi di danza, alla ricchezza e diversità dei costumi dei comuni sardi, alla varietà di strumenti musicali, oltre al ricco repertorio di canti tradizionali, profani e sacri, con il “Canto a tenore” che è stato riconosciuto dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità».
Il programma è stato organizzato dalla Fondazione Maria Carta di Siligo e propone alcune esibizioni di musica, ballo e canto.
Si tratta di quattro appuntamenti giornalieri, fissati alle ore 12, 15, 16 e 17, fino a domenica 8 dicembre, nell'area eventi dello Spazio Sardegna, preceduti dall'introduzione del giornalista Giacomo Serreli che illustra le caratteristiche del patrimonio etnomusicale isolano.
Protagonisti degli spettacoli di ballo sono tre coppie proveniente da Siligo, Oristano e del gruppo folk “Su Masu” di Elmas, accompagnate dalle launeddas di Andrea Pisu e dall'organetto di Vanni Masala. Nel canto si esibisce Manuela Ragusa, accompagnata dalla chitarra di Mario Pierno; nella musica, oltre a Pisu e Masala, c’è anche Mauro Fiore con la trunfa (lo scacciapensieri sardo), Paolo Tambaro con su sulittu (flauto a becco in canna) e Alberto Piludu con il suo tamburello.
«Il patrimonio etnomusicale e folkloristico della Sardegna vanta una varietà di espressioni ed un’originalità che ci rendono unici tra le realtà regionali italiane – ha detto l'assessore regionale del Turismo, dell’Artigianato e del Commercio, Gianni Chessa, sottolineando l'importanza della presenza alla mostra-mercato “Artigiano in Fiera”, in fase di svolgimento negli spazi fiera di Milano Rho da sabato sino all’8 dicembre, di un gruppo di artisti arrivati dalla Sardegna per offrire ai visitatori di “Spazio Sardegna” (1.800 metri quadrati di stand) uno spaccato di un altro patrimonio culturale isolano.
«È sufficiente pensare – ha aggiunto l'assessore Chessa – ai tanti tipi di danza, alla ricchezza e diversità dei costumi dei comuni sardi, alla varietà di strumenti musicali, oltre al ricco repertorio di canti tradizionali, profani e sacri, con il “Canto a tenore” che è stato riconosciuto dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità».
Il programma è stato organizzato dalla Fondazione Maria Carta di Siligo e propone alcune esibizioni di musica, ballo e canto.
Si tratta di quattro appuntamenti giornalieri, fissati alle ore 12, 15, 16 e 17, fino a domenica 8 dicembre, nell'area eventi dello Spazio Sardegna, preceduti dall'introduzione del giornalista Giacomo Serreli che illustra le caratteristiche del patrimonio etnomusicale isolano.
Protagonisti degli spettacoli di ballo sono tre coppie proveniente da Siligo, Oristano e del gruppo folk “Su Masu” di Elmas, accompagnate dalle launeddas di Andrea Pisu e dall'organetto di Vanni Masala. Nel canto si esibisce Manuela Ragusa, accompagnata dalla chitarra di Mario Pierno; nella musica, oltre a Pisu e Masala, c’è anche Mauro Fiore con la trunfa (lo scacciapensieri sardo), Paolo Tambaro con su sulittu (flauto a becco in canna) e Alberto Piludu con il suo tamburello.