La Nuova Sardegna

Piano casa in Consiglio Zedda: «Scelta assurda»

di Claudio Zoccheddu
Piano casa in Consiglio Zedda: «Scelta assurda»

Dall’opposizione una dura critica ai temi annunciati dal presidente Pais «Il personale sanitario è in ginocchio e pensano al cemento sulle coste» 

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CAGLIARI. La parola d’ordine è emergenza, in Sardegna e nel resto del Paese. Martedì se ne parlerà nella conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale, annunciata da uno “spoiler” del presidente del Consiglio, il leghista Michele Pais, che ha messo all’ordine del giorno l’assunzione di nuovi provvedimenti economici e la discussione del piano casa. Un programma che non è andato giù all’opposizione. La replica, infatti, è arrivata da Massimo Zedda: «Abbiamo un numero di contagi tra il personale sanitario 5 volte superiore alla media nazionale e cosa fa il Presidente della Regione? Pensa di discutere in Consiglio regionale il finto “piano casa” che non contiene proposte per la casa, ma costruzioni nella fascia dei 300 metri dal mare. Una decisione assurda – attacca Zedda –. La Regione dovrebbe pensare alla tutela del personale sanitario e dei pazienti, a mettere in sicurezza gli ospedali, le case di cura per gli anziani e le comunità protette, al reperimento di tutto il materiale e delle apparecchiature mediche necessarie». La sanità, però, non è l’unico settore in crisi. Secondo Massimo Zedda per programmare la ripresa non si può fare a meno di mettere in campo misure di sostegno alle imprese a al lavoro, oltre a chi è stato travolto dall’emergenza Covid-19: «Arriva un grido di dolore da parte di tanti, serve un intervento coordinato con le azioni del governo in un’ottica di interventi per i settori produttivi, per il lavoro, per le famiglie e per le persone in difficoltà – continua Zedda –. Senza l’approssimazione che ha caratterizzato le azioni del Presidente da un anno a questa parte e con l’indispensabile coinvolgimento delle categorie produttive, dei sindacati e delle forze politiche». Ma l’edilizia, sempre secondo l’ex sindaco di Cagliari, potrebbe comunque essere un tema al centro del dibattito: «Se proprio si vuole parlare di edilizia, il settore avrebbe bisogno di assunzione di personale nei Comuni, per sbloccare le pratiche giacenti e di contributi ulteriori per ristrutturazioni e restauri. Ma quelli che servono sono interventi seri per la sanità e per lo sviluppo. E occorre farlo, come invita il Presidente della Repubblica Mattarella, nel segno dell’unità e della condivisione». Una ricerca che, sostiene Zedda – non può essere associata alla discussione del nuovo piano casa annunciata dalla maggioranza: «Il modo peggiore per ricercare unità e condivsione è quello di pensare di sfruttare, in modo squallido, il momento emergenziale per proporre una legge inutile e dannosa, sulla quale sono emersi diversi punti di conflitto, sfociati anche in una petizione sottoscritta da 20mila persone. Non vogliamo nemmeno pensare che si possa utilizzare lo stato d’emergenza che impone iter semplificati per forzare la mano su un tema come questo», conclude Zedda.

L’incontro di martedì, dunque, sembra segnato ad aumentare le frazioni all’interno del Consiglio regionale e a mettere in calendario una seduta caratterizzata da un punto di vista totalmente diverso sulle priorità da affrontare in un momento storico complicato dall’emergenza Covid-19.



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