La denuncia
I Progressisti: la sanità è ancora nel caos
CAGLIARI. Il Consiglio regionale «non può ridursi a spettatore inerme della crisi che ha travolto la sanità durante la fase acuta della pandemia e che sembra inarrestabile anche dopo la fine del...
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CAGLIARI. Il Consiglio regionale «non può ridursi a spettatore inerme della crisi che ha travolto la sanità durante la fase acuta della pandemia e che sembra inarrestabile anche dopo la fine del lockdown». A sostenerlo è il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, in cui sollecita un’immediata ripresa dei lavori del Consiglio. «In questo momento molto delicato – scrive – l'agenda politica dovrebbe essere strettamente legata alle questioni irrisolte sul potenziamento e sulla sicurezza del sistema ospedaliero, sull'adeguatezza del numero di posti disponibili in terapia intensiva, sull'efficienza della nostra rete di screening, sull'abbattimento delle liste d'attesa, sul problema strutturale della carenza di medici nei nostri ospedali».
Sono queste, secondo i Progressisti, «le priorità da affrontare, non la spartizione delle direzioni generali delle nuove Aziende sanitari, come deciso dalla maggioranza con l’ultima riforma, e neanche altre leggi meno importanti su cui invece lo stesso centrodestra vorrebbe forzare la mano». D'altra parte, prosegue il capogruppo, «la salute pubblica non è un tema da agitare in campagna elettorale o quando fa comodo per innescare polemiche e ottenere visibilità mediatica e poi mettere in un angolo, estromettendo il Consiglio regionale da ogni discussione». La conclusione di Agus è questa: «Vista l’emergenza in atto, il Consiglio regionale deve riprendere immediatamente a svolgere il proprio ruolo sui temi che interessano più da vicino, in questa fase, le cittadine e i cittadini sardi. Ecco perché la sanità, intesa come qualità dei servizi, deve ritornare a essere una priorità».
Intanto il gruppo di Leu, con i consiglieri regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco, ha presentato un’interrogazione urgente per sollecitare la stabilizzazione dei lavoratori dell’Aras, l’associazione regionali degli allevatori. «Il concorso per il passaggio di questi lavoratori all’Agenzia Laore è bloccato, nonostante la legge sia stata approvata all’unanimità, nel 2018, dal Consiglio regionale».
Sono queste, secondo i Progressisti, «le priorità da affrontare, non la spartizione delle direzioni generali delle nuove Aziende sanitari, come deciso dalla maggioranza con l’ultima riforma, e neanche altre leggi meno importanti su cui invece lo stesso centrodestra vorrebbe forzare la mano». D'altra parte, prosegue il capogruppo, «la salute pubblica non è un tema da agitare in campagna elettorale o quando fa comodo per innescare polemiche e ottenere visibilità mediatica e poi mettere in un angolo, estromettendo il Consiglio regionale da ogni discussione». La conclusione di Agus è questa: «Vista l’emergenza in atto, il Consiglio regionale deve riprendere immediatamente a svolgere il proprio ruolo sui temi che interessano più da vicino, in questa fase, le cittadine e i cittadini sardi. Ecco perché la sanità, intesa come qualità dei servizi, deve ritornare a essere una priorità».
Intanto il gruppo di Leu, con i consiglieri regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco, ha presentato un’interrogazione urgente per sollecitare la stabilizzazione dei lavoratori dell’Aras, l’associazione regionali degli allevatori. «Il concorso per il passaggio di questi lavoratori all’Agenzia Laore è bloccato, nonostante la legge sia stata approvata all’unanimità, nel 2018, dal Consiglio regionale».