«Sassari capitale sarda della cultura», la proposta dell'architetto Stefano Boeri
Rilanciare una città chiave per l’isola. L'idea del Bètile a Porto Torres? Secondo l'archistar ci vorrebbe un progetto nuovo
SASSARI. L’architetto Stefano Boeri interviene nel dibattito sul Betile e lancia una proposta per rivitalizzare Sassari: «Sarebbe una bellissima idea candidare Sassari come la capitale della cultura, nei prossimi anni, accompagnando l’iniziativa con una serie di progetti».
Il Bètile. Il concetto originario sì, ma la sua realizzazione architettonica no. Quella non può essere traslata perché è stata pensata per un luogo specifico. Secondo Stefano Boeri, il museo Bètile disegnato dalla architetta anglo-irachena Zaha Hadid, vincitrice di un concorso di idee internazionale, nel 2006 venne concepito per rigenerare il rione Sant’Elia a Cagliari e non può essere costruito altrove. Neppure a Porto Torres come ha proposto lo scrittore Marcello Fois, accendendo un appassionato dibattito. Il parere contrario di Boeri però vale solo per il progetto Hadid e non per il trasferimento altrove dell’idea originaria, intesa come la possibilità di far convivere in uno stesso spazio fisico gli inestimabili tesori dell’archeologia sarda con l’arte contemporanea. «Se Cagliari non intende sviluppare questo concetto nel suo territorio _ spiega l’architetto _ niente vieta a Porto Torres di farlo. Voglio essere molto chiaro su questo punto: io non sto dicendo che l’idea di Bètile non possa andare a Porto Torres, sto affermando che non ha senso che l’architettura pensata per Sant’Elia vada a Porto Torres». Stefano Boeri, architetto di fama mondiale, ha tre volte voce in capitolo per dire la sua sulle sorti del Bètile: è un architetto di fama mondiale, faceva parte della giuria che scelse il progetto di Zaha Hadid, ama e conosce la Sardegna. A Marcello Fois che ha lanciato l’idea, riconosce il merito di avere riacceso i riflettori.
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