La Nuova Sardegna

La Corte Costituzionale boccia tre articoli della riforma sanitaria della Sardegna

La Corte Costituzionale boccia tre articoli della riforma sanitaria della Sardegna

Illegittimi quelli relativi alla costituzione di un elenco regionale di idonei alla carica di direttori generali e quello sulla scelta dei commissari straordinari

05 novembre 2021
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CAGLIARI. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dei tre articoli della riforma sanitaria della Sardegna approvata a settembre dello scorso anno e impugnati a dicembre 2020 dal Governo. I primi due (il comma 2 dell'11 e il comma 1 del 13) riguardano la costituzione di un elenco regionale di idonei alla carica di direttori generali, il terzo (il 47, comma 9) è relativo alla scelta dei commissari straordinari in applicazione di una legge concepita per la Regione Calabria che prevede la possibilità di reclutare anche pensionati.

Sull'elenco regionale, secondo lo Stato la disposizione eccede le competenze statutarie della Sardegna, infatti i dg possono essere individuati solo all'interno di un unico elenco nazionale istituito presso il ministero della Salute e aggiornato ogni due anni. Per quanto riguarda il 47, secondo lo Stato richiama una norma che non poteva trovare applicazione fuori dalla Calabria. La Regione sarda ha comunque già provveduto a correggere i primi due articoli impugnati attraverso la legge omnibus approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale ma non ancora entrata in vigore. Sui criteri per individuare i commissari straordinari, la Sardegna si dovrà invece adeguare. Ma, in ogni caso, lo farà obbligatoriamente a gennaio con la nomina dei direttori generali. (ANSA)

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