Air Italy conferma i 1322 licenziamenti
Ennesima fumata nera nell’incontro tra azienda e sindacati davanti ai rappresentanti del ministero del Lavoro
OLBIA. Per i liquidatori di Air Italy, la compagnia aerea ex Meridiana, la seconda in Italia dopo Alitalia, è già morta e sepolta. Anche ieri, davanti ai rappresentanti del ministero del Lavoro e ai sindacati hanno ripetuto il no a una proroga della cassa integrazione, confermando il licenziamento di 1322 lavoratori. «Non solo – spiega Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil – hanno detto di aver restituito l’ultimo aeromobile a settembre, di aver restituito gli immobili alla società di gestione di Milano, di avere ancora in affitto solo una piccolissima parte del fabbricato a Olbia per la gestione delle ultime incombenze amministrative, ma hanno detto anche – questione importantissima – di aver revocato sia il Coa (certificato di operatore aeronautico che autorizza il volo) sia gli slot, riconsegnando entrambi all’Enac».
Un muro irremovibile che al momento ha un solo obbiettivo: arrivare all’8 dicembre, quando scade la procedura di legge sul licenziamento collettivo, e dal giorno dopo inviare il benservito ai lavoratori che dalla fine del mese non avranno più l’ombrello della cassa integrazione. Per questo, i sindacati sono durissimi sulle assenze all’incontro: quelle del Ministero dello sviluppo economico e della Regione Sardegna (ma anche della Lombardia), alla quale i sindacati avevano appena chiesto unitariamente di intervenire per impedire che venga disperso il patrimonio professionale costruito in 60 anni di storia. «La presenza del presidente della Regione, data per certa – commenta durissimo Boeddu – non solo non si è palesata ma non si è materializzata neppure la presenza della vicepresidente che ricopre il ruolo anche di assessora regionale del lavoro».
Le assenze – aggiunge Elisabetta Manca, della Uiltrasporti del Nord Sardegna – «denotano la totale mancanza di volontà della politica di voler trovare una soluzione al pari di come è stato fatto per le altre vertenze. Deplorevole che, nonostante la riunione di giovedì scorso in Consiglio regionale e nonostante la lettera inviata a firma di tutte le organizzazioni sindacali al presidente Solinas, la Regione Sardegna non fosse presente all'incontro. Forse non è chiaro che le soluzioni a questa difficile vertenza vanno costruite e che resta veramente poco tempo per farlo».
Messo sotto accusa, il presidente della Regione ha risposto attraverso un comunicato: «La Regione Sarda non è stata convocata alla riunione». Ha però confermato «la propria disponibilità ad intraprendere qualsiasi iniziativa di sua competenza per scongiurare i licenziamenti dei lavoratori». La soluzione, già indicata dai sindacati, è l’estensione ai lavoratori Air Italy delle tutele previste per lavoratori di Alitalia. La prossima riunione tra tutte le parti, convocata ancora dal Ministero del lavoro, è prevista per la prossima settimana. E tutti – conclude Boeddu – «dovranno essere presenti e assumersi tutte le responsabilità, ognuno per quanto di sua competenza». Regione Sardegna compresa. (a.se.)