Se i piatti capolavoro sposano il vino Montidimola
di Dario Budroni
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Lo chef Lorenzo De Vivo Martini presenta un suo piatto insieme a Tino Demuro, patron delle Vigne SurrauSerata d’eccellenza nelle cantine Surrau per presentare il nuovo vermentino. Ai fornelli lo chef Lorenzo De Vivo Martini
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Nella cantina delle meraviglie si roteano i calici e ci si lecca abbondantemente i baffi. Tra ampie vetrate, luci soffuse e dipinti appesi al muro, va in scena lo speciale incontro tra un vino da favola e due piatti capolavoro. I protagonisti della serata sono loro: il Montidimola, il nuovo Vermentino di Gallura docg vendemmia tardiva prodotto da Surrau, e le creazioni di Lorenzo De Vivo Martini, uno chef che sa bene come far parlare di sé.
Uno gustoso abbinamento che nei mesi scorsi è finito direttamente sulla copertina del libro L’arte in cucina, edito da Giorgio Mondadori. E così alcuni giorni fa, nella cantina di Surrau, tra il verde della macchia mediterranea e i giganteschi graniti di Arzachena, Lorenzo De Vivo Martini, pisano, classe 1983, ha preparato i suoi piatti sul posto per deliziare gli invitati. Ad aprire le danze è stato l’antipasto: una sfera di gambero a base di prodotti rigorosamente isolani. Subito dopo, poi, il piatto forte: Risu Shardana, un risotto allo zafferano con tartare di cruditè di gambero rosso, gocce di burrata e una grattugiata di lime, più alcuni fiori. Anche in questo caso tutto prodotto in Sardegna.
Una elegante serata che è stata anche la giusta occasione per far assaggiare ai presenti l’ottimo Montidimola, il nuovo gioiello della prestigiosa cantina gallurese. «Il nome non è stato certo scelto a caso – spiega Tino Demuro, patron di Surrau –. Riprendiamo infatti il titolo di una bellissima canzone di Fabrizio De André, che era un amico. E naturalmente omaggiamo il territorio, perché così si chiamava, un tempo, la zona in cui è poi nata la Costa Smeralda».
Lorenzo De Vivo, responsabile del compartimento giovani dell’Unione regionale cuochi toscani e dalla scorsa estate re della cucina del JBeach, il ristorante sulla spiaggia di Razza di Juncu, in Costa Smeralda, nella cantina di Surrau ha dato davvero il meglio di sé. Ad affiancarlo, nel corso dell’evento di Arzachena, i giovani colleghi Daniele Cristianini e Raffaele Marco Bagnato. «Abbiamo conosciuto Lorenzo De Vivo Martini lo scorso anno – spiega Alessandro Pedini, responsabile marketing di Surrau –. Ci ha presentato un progetto particolarmente interessante. Lo abbiamo subito sposato». I due spettacolari piatti di chef De Vivo Martini hanno stregato gli ospiti. Una sfera di gambero e uno speciale risotto che, abbinati al Montidimola, hanno conquistato la scena dell’evento. «Qui da Surrau, grazie ad Alessandro e Tino, mi sono subito sentito a casa – spiega lo chef –. Poi ovviamente mi ha convinto il vino, che è davvero eccellente. Quando mi è stato chiesto di partecipare al libro di Mondadori, ho pensato di rendere omaggio alla Sardegna, isola in cui adesso lavoro. Il miglior modo di fare cucina, per me, è valorizzare le materie prime del territorio. In Sardegna se ne trovano una infinità. Il mio risotto si chiama Risu Shardana, perché “riso” vuol dire anche sorriso. La cosa più bella, per ogni chef, è vedere il sorriso di un cliente mentre mangia».
E all’evento di presentazione del Montidimola e dei piatti di chef Lorenzo De Vivo Martini non poteva certo mancare Mario Siddi, l’enologo della cantina arzachenese. Un giovane artista dell’uva e delle botti che, da quando opera tra i filari verdi e i freschi spazi sotterranei della cantina di Surrau, è riuscito a togliersi parecchie e importanti soddisfazioni a spasso per l’Italia e per il mondo.
Uno gustoso abbinamento che nei mesi scorsi è finito direttamente sulla copertina del libro L’arte in cucina, edito da Giorgio Mondadori. E così alcuni giorni fa, nella cantina di Surrau, tra il verde della macchia mediterranea e i giganteschi graniti di Arzachena, Lorenzo De Vivo Martini, pisano, classe 1983, ha preparato i suoi piatti sul posto per deliziare gli invitati. Ad aprire le danze è stato l’antipasto: una sfera di gambero a base di prodotti rigorosamente isolani. Subito dopo, poi, il piatto forte: Risu Shardana, un risotto allo zafferano con tartare di cruditè di gambero rosso, gocce di burrata e una grattugiata di lime, più alcuni fiori. Anche in questo caso tutto prodotto in Sardegna.
Una elegante serata che è stata anche la giusta occasione per far assaggiare ai presenti l’ottimo Montidimola, il nuovo gioiello della prestigiosa cantina gallurese. «Il nome non è stato certo scelto a caso – spiega Tino Demuro, patron di Surrau –. Riprendiamo infatti il titolo di una bellissima canzone di Fabrizio De André, che era un amico. E naturalmente omaggiamo il territorio, perché così si chiamava, un tempo, la zona in cui è poi nata la Costa Smeralda».
Lorenzo De Vivo, responsabile del compartimento giovani dell’Unione regionale cuochi toscani e dalla scorsa estate re della cucina del JBeach, il ristorante sulla spiaggia di Razza di Juncu, in Costa Smeralda, nella cantina di Surrau ha dato davvero il meglio di sé. Ad affiancarlo, nel corso dell’evento di Arzachena, i giovani colleghi Daniele Cristianini e Raffaele Marco Bagnato. «Abbiamo conosciuto Lorenzo De Vivo Martini lo scorso anno – spiega Alessandro Pedini, responsabile marketing di Surrau –. Ci ha presentato un progetto particolarmente interessante. Lo abbiamo subito sposato». I due spettacolari piatti di chef De Vivo Martini hanno stregato gli ospiti. Una sfera di gambero e uno speciale risotto che, abbinati al Montidimola, hanno conquistato la scena dell’evento. «Qui da Surrau, grazie ad Alessandro e Tino, mi sono subito sentito a casa – spiega lo chef –. Poi ovviamente mi ha convinto il vino, che è davvero eccellente. Quando mi è stato chiesto di partecipare al libro di Mondadori, ho pensato di rendere omaggio alla Sardegna, isola in cui adesso lavoro. Il miglior modo di fare cucina, per me, è valorizzare le materie prime del territorio. In Sardegna se ne trovano una infinità. Il mio risotto si chiama Risu Shardana, perché “riso” vuol dire anche sorriso. La cosa più bella, per ogni chef, è vedere il sorriso di un cliente mentre mangia».
E all’evento di presentazione del Montidimola e dei piatti di chef Lorenzo De Vivo Martini non poteva certo mancare Mario Siddi, l’enologo della cantina arzachenese. Un giovane artista dell’uva e delle botti che, da quando opera tra i filari verdi e i freschi spazi sotterranei della cantina di Surrau, è riuscito a togliersi parecchie e importanti soddisfazioni a spasso per l’Italia e per il mondo.