La Nuova Sardegna

Il caso

Libro su Becciu: il legale Ivano Iai critica l'autore durante la presentazione a Florinas

Libro su Becciu: il legale Ivano Iai critica l'autore durante la presentazione a Florinas

Amen, dura querelle al festival

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Sassari Curioso siparietto alla presentazione del libro “Amen”, il viaggio-inchiesta di Massimiliano Coccia tra i segreti e i presunti scandali in Vaticano. All’appuntamento di Florinas - nell’ambito del festival “Florinas in giallo” dove l’autore del libro ha dialogato con Elias Vacca, avvocato ed ex deputato - alla fine è intervenuto dal pubblico Ivano Iai. Che in realtà non è esattamente uno del pubblico: avvocato, conosce bene i temi trattati essendo anche il difensore della Diocesi. Così le questioni che riguardano il cardinale di Pattata Angelo Becciu hanno trovato uno spazio interessante di confronto in terra sarda.

«Come difensore della Diocesi di Ozieri, sono intervenuto alla fine dell'intervista per sottolineare che sebbene il libro sia stato edito nel giugno 2022, a distanza quindi di ben due anni dalla prima inchiesta giornalistica e del processo Vaticano, non dà alcun conto delle difese spiegate dal cardinale per mezzo delle quali le ipotesi di accusa sono state pressoché ormai interamente smentite. Come risposta mi è stato detto dall’autore che non era suo compito quello di dare conto delle difese perché sarà il processo ad accertare la verità con la sentenza. Una logica che però dovrebbe valere anche per le accuse».

L’avvocato Iai si è soffermato proprio su questo aspetto della complessa vicenda: capisco all’inizio – ha detto – ma dopo due anni c’è ed esiste anche la difesa. Perché non darne conto? Forse perché non fa clamore, però crea dolore, e questo lo voglio ribadire. La Diocesi che rappresento come legale, con il suo vescovo, soffre per le tante maldicenze del tutto infondate».

Massimiliano Coccia, autore del libro inchiesta “Amen”, sulla vicenda che dal settembre 2020 interessa anche il cardinale Angelo Becciu, ha parlato delle operazioni finanziarie e degli investimenti immobiliari della Santa Sede, in particolare quello relativo all'immobile di lusso in Sloane Avenue a Londra, e delle modalità con cui, almeno fino al pontificato di Francesco, operava la Segreteria di Stato. Coccia ha chiarito che al cardinale Becciu occorre riconoscere la presunzione di innocenza e sarà il processo che si celebra in Vaticano ad accertarlo. Ha anche ipotizzato che il cardinale possa essere stato ingannato da investitori senza scrupoli e la sua colpa sarebbe, perciò, quella di non aver vigilato. Coccia ha fatto pure riferimento ad alcune inchieste aperte nel Regno Unito, in Svizzera e negli Stati Uniti, oltre a quella vaticana e in corso a Roma.

Il collegio di difesa del cardinale di Pattada, nei giorni scorsi, in previsione della presentazione del libro a Florinas, aveva rilevato che nel libro il protagonista viene chiamato sempre Angelo Maria Becciu, «quando invece il nome esatto è Giovanni Angelo Becciu. Lo sanno tutti». (g.baz.)

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