La Nuova Sardegna

25 Novembre

La Sardegna contro la violenza sulle donne: manifestazioni in tutta l’isola


	Il flash mob a Sassari nella scuola media di via Gorizia del comprensivo Pertini-Biasi
Il flash mob a Sassari nella scuola media di via Gorizia del comprensivo Pertini-Biasi

Sassari, Olbia, Oristano: riflessioni, sit in, flash mob, per rilanciare l’immenso tema culturale del rispetto dei generi che porta a dire no alle discriminazioni e alle sopraffazioni

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Sassari Sul filo della grande emozione suscitata in questi giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, 22 anni, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a coltellate, le manifestazioni per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne domani 25 novembre sono state particolarmente intense. In tutta la Sardegna ragazzi e ragazze, bambini e bambine, uomini e donne, anche oggi, giornata di preparazione per il 25 novembre, hanno dato vita a manifestazioni e a momenti di riflessione pubblica.

Sassari Facce segnate di rosso, come i palmi delle mani rivolte al cielo. Cartelli che recitano “l’amore non lascia lividi” “l’amore cura dal male ma non ne fa” “l’amore non ti minaccia” “l’amore non è un’offesa”. Sguardi giovani e decisi, di ragazzi e ragazze costretti a diventare grandi in fretta. Perché in gioco c’è il loro futuro. La loro vita. È intenso, emozionante, sentito è vero il flash mob andato in scena questa mattina, venerdì 24, nel cortile della scuola media di via Gorizia, del comprensivo Pertini-Biasi. Un inno alla vita e un no deciso, definitivo, alla violenza contro le donne, che è stato preceduto da discussioni e dibattiti nelle classi che hanno coinvolto tutti i docenti e gli alunni della scuola, dalla preparazione degli striscioni con gli evocativi slogan. Con un liberatorio ballo libero sopra le note della Ballata triste di Nada a cui piano piano tutti si aggiungono. Una camminata lenta alla fine dalla quale tutti, i silenzio, si siedono per terra, per poi esplodere in un liberatorio e lungo applauso, che chiude il flash mob ma che si spera che per questi ragazzi e ragazze sia un nuovo inizio. “Perché Giulia sono io” dice un’emozionata ragazza “siamo tutte noi. Io ho 12 anni. E non voglio più stare zitta”. Manifestazione anche all’Istituto superiore Devilla  dove alcune esperte hanno invitato il giovane pubblico a riflettere su alcune caratteristiche della violenza di genere spesso liquidata come frutto di raptus.

Oristano L'omicidio di Giulia Cecchettin ha nuovamente acceso i riflettori sulle violenze di genere che non riguardano solo luoghi lontani. I dati quanto mai rilevanti sono quelli della provincia di Oristano dove, dal 1° gennaio 2023, sono state eseguite dalla polizia di Stato ben ventinove misure cautelari, di cui diciannove per maltrattamenti in famiglia, nove per atti persecutori e uno per violenza sessuale su minore. I ventinove provvedimenti cautelari limitativi della libertà personale nei confronti di altrettanti autori di violenza di genere, denotano un picco rispetto alle quindici eseguite in tutto il 2022. Il saldo è quindi di un poco invidiabile più quattordici.Tutte le misure cautelari hanno interessato uomini eccetto una la cui destinataria è una donna. I dati sono quelli forniti dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza nazionale, che si occupa dell’analisi dei vari reati commessi in Italia e ha esaminato la situazione degli ultimi dieci anni sull’andamento dei reati inerenti la violenza di genere riscontrando un preoccupante trend di crescita proprio sulle violenze di genere. Questi numeri fortemente preoccupante, almeno in parte, sono interpretabili quale parziale “affioramento del sommerso”, ossia la testimonianza di una aumentata sensibilità verso il fenomeno e quindi di una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni. Dall’altro lato è altamente probabile che vi sia un numero oscuro costituito da tutti quei casi che non vengono denunciati alle competenti Autorità.

Olbia In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Associazione Prospettiva Donna Centro Antiviolenza ha organizzato una serie di eventi di sensibilizzazione in collaborazione con alcune scuole della città. Le iniziative sono cominciate ieri, 23 novembre, all’Istituto comprensivo di Olbia e all’Istituto Comprensivo di Telti; oggi, 24 novembre, ci saranno incontri alle 8.30 al liceo Artistico e Musicale De Andrè e alle 10 alla scuola media Diaz, mentre il 30 novembre alle 15 l'appuntamento sarà presso l’Ipsar Costa Smeralda sede di Budoni. Gli eventi vedranno la partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse, che utilizzeranno diverse forme d'arte, tra cui letture, musica e immagini, per sensibilizzare sulla salvaguardia dei diritti fondamentali e delle pari opportunità, esprimendo un chiaro "no" alla violenza sulle donne. Gli incontri sono parte di un progetto di formazione rivolto agli insegnanti sulle tematiche della parità di genere, degli stereotipi e della violenza sulle donne. Le attività, coordinate da Patrizia Desole, responsabile di Prospettiva Donna, dalla psicologa Carla Concas e dall'avvocata Diana Bandinu, affronteranno temi quali i diritti umani, le discriminazioni e la violenza di genere, con un focus sugli stereotipi di genere, la violenza digitale e le conquiste legislative delle donne.

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