La Nuova Sardegna

Il lutto

È morta Giuliana Minuti, storica fondatrice della Cooperativa Allevatrici Sarde

È morta Giuliana Minuti, storica fondatrice della Cooperativa Allevatrici Sarde

Creò all’inizio degli Anni 60 quella che poi diventò la più grande coop femminile d’Europa e che diede vita ai primi agriturismi in Sardegna

04 agosto 2024
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Sassari È morta Giuliana Minuti, sociologa toscana fondatrice, alla fine degli Anni 50, della Cooperativa Allevatrici Sarde, la più grande coop femminile d’Europa, che diede poi vita ai primi agriturismi in Sardegna.

Istruttrice rurale, Giuliana Minuti, era arrivata nell’isola nel 1959 per dare corpo al Progetto Sardegna che mirava a formare la popolazione su concetti moderni di crescita, basati su una corretta alimentazione, nuove tecniche di coltivazione e la spinta a iniziative di micro-economia locale che generassero crescita nel tempo. Furono coinvolte inizialmente 28 donne attraverso incontri informativi dedicati a come migliorarne la situazione socio-economica, che portarono allo sviluppo di un’idea di impresa modellata attorno all’abitudine di allevare polli in cortile come contributo attivo all’economia domestica. Da questo elemento condiviso, venne selezionata una razza specifica, la Livornese, scelta per la produttività, di cui iniziò l’importazione di pulcini con notevoli problemi di sopravvivenza nel corso del lungo viaggio. Da qui nacque l’idea di costruire un incubatoio condiviso dove far nascere i pulcini per poi venderli attraverso spacci, distribuiti in tutti i paesi delle socie aderenti, attivamente coinvolte nella gestione della vendita di animali e mangimi e, poi, generi alimentari e di prima necessità.

Se al momento della sua costituzione ufficiale di fronte al notaio le socie erano appena 28, già durante il primo Consiglio di Amministrazione si conteranno ben 498 nuove adesioni. Nei primi anni dalla sua costituzione, l’attività principale della Cas fu quella di promuovere e facilitare il commercio dei pulcini. A tal scopo venne realizzata un’incubatrice per uova e alla vendita dei pulcini venne affiancata anche e quella di mangimi bilanciati, tesi a sostenere gli allevamenti impiantati nei cortili delle abitazioni rurali dei paesi della provincia di Oristano.

«Ben presto, purtroppo – si legge sul sito della Cas -, la concorrenza rappresentata dai grossi allevamenti porterà le socie verso un primo, fondamentale, cambiamento: nel 1968 La Cas diventa anche Cooperativa di consumo. Questo tipo di cooperativa ha lo scopo di garantire ai propri soci consumatori i beni, durevoli e di consumo ad un prezzo il più possibile inferiore rispetto a quello di mercato. Quell’anno, apriranno i primi spacci e le donne associate alla CAS saranno più di 1800. Ma la capacità di reinventarsi di queste donne sembra essere infinita. Alla fine degli anni Settanta, più precisamente nel 1977, seguendo il modello del turismo rurale tipico delle zone alpine e grazie al supporto di Giuliana Minuti, la Cas introdurrà, per la prima volta un’attività fino ad allora sconosciuta in Sardegna: l’Agriturismo. 
Le donne dalla CAS e le loro famiglie aprirono le porte delle loro case ai turisti, veicolando la conoscenza del proprio territorio, l’artigianato locale, il cibo. Fecero conoscere i costumi e le bellezze della loro terra e innescarono un virtuoso meccanismo di scambio culturale attraverso la condivisione. Nel 1983 le socie che ospitarono i turisti furono ben 111 su 140 disponibili».

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