La Nuova Sardegna

La testimonianza

«Pratobello è storia, non alimentiamo la facile demagogia»

«Pratobello è storia, non alimentiamo la facile demagogia»

Pasqua Corraine dialoga con Sinistra Futura

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Orgosolo «Pratobello è storia, Pratobello è viva. Ma quella del 1969 non è una lotta che si può copiare, e neanche sporcare». Pasqua Corraine al tempo aveva 29 anni, un marito muratore e tre figli, ed era incinta di due gemelli. Insieme ad altre donne, andava a Pratobello a partecipare alla protesta sul cassone di un camion.

In questi giorni sono andati a trovarla gli esponenti di Sinistra Futura, Renato Cugini e Tore Corveddu. «Pasqua Corraine non dimostra nessuna sorpresa – raccontano –, è contenta di vederci. Pratobello nel 1969 ha segnato la politica, la resistenza democratica, non violenta, di una comunità a difesa del suo territorio. Lei dice "volevamo il cambiamento, il progresso, l'autonomia e la possibilità di decidere il nostro domani. Non avevamo paura, stavo per diventare mamma di due gemelli, pensavo a loro, volevo un futuro diverso per i miei figli e per i figli degli altri. Quella di allora non è una lotta che si può copiare, e neanche sporcare, sarebbe un'offesa e una bugia. Altri tempi, atera tzente, Peppino Marotto, il primo di tutti, tanti compagni veri, sinceri, de valore. È scritta nelle strade di Orgosolo quella lotta, la nostra lotta. Oggi non è così, troppe cose non chiare, troppi interessi nascosti. Non mi fido”».

I sardi cosa dovrebbero fare? «La Sardegna fa bene a pretendere la difesa dell’ambiente – ha continuato la signora Corraine nel dialogo con Cugini e Corveddu –, lo sviluppo deve rispettare l'ambiente, difendere la nostra storia insieme al paesaggio. E ci vogliono leggi giuste per impedire il disastro del territorio. Però, caros cumpantzos, omines e feminas de Sardigna, no-nos fatemus coglionare dae padronos e printzipales, furisteris e de domo, chi dae sa terra nostra cheren faghere solu dinare. La destra sta governando l’Italia, non sono amici nostri, non erano amici neanche allora. Pratobello de su 1969, sa rivolta de Pratobello, il nostro, hussu iti un’atera istoria. Lottate».

Già nei giorni scorsi Sinistra Futura era intervenuta sul tema. «La campagna – si legge in una nota – che giornalmente attacca il governo della Regione sulla legge 5/2024 sta creando interpretazioni, se vogliamo anche in buona fede, ma che non possono non preoccuparci. Siamo preoccupati che si rimetta in discussione la necessità di staccarci dall’energia da fonti fossili per andare verso una giusta transizione energetica, che lotti contro la speculazione, ma che possa dare benefici a tutti a partire dal nostro pianeta. I combustibili fossili sono dannosi e pongono il problema del cambiamento climatico. Tutto questo deve essere spiegato e non bisogna creare false illusioni. La legge regionale 5/2024 è una buona legge. È pericoloso far passare falsi messaggi che si pongono al di fuori delle leggi o affermare presunte competenze in capo alla Regione di fatto sconfessate dalla lettura degli articoli dello statuto sardo a partire dal 3. Invitiamo a riportare la discussione nel merito senza avventurarsi in pericolose demagogie».

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