La Nuova Sardegna

L’analisi

Acqua razionata e turismo, Giovanni Sanna: «I nostri ospiti hanno capito ma basta improvvisare»

di Serena Lullia
Acqua razionata e turismo, Giovanni Sanna: «I nostri ospiti hanno capito ma basta improvvisare»

Parla il proprietario del gruppo alberghiero Studiovacanze che a inizio stagione ha installato due dissalatori

06 settembre 2024
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Sassari I dissalatori conquistano sul campo il titolo di salvatori della stagione estiva. In una estate torrida con i bacini a secco e le piogge scomparse dal meteo, gli impianti che filtrano l’acqua di mare hanno segnato la strada del futuro.

L’intuizione di Giovanni Sanna, proprietario del gruppo alberghiero Studiovacanze, con alcune strutture proprio nella zona rossa dell’emergenza idrica, ha dimostrato tutta la sua lungimiranza sul campo. I due dissalatori privati hanno lavorato a pieno regime. All’inizio della stagione, quando l’emergenza non era stata ancora stata declinata dai comuni in ordinanze di divieto dell’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione o nel razionamento di quella potabile, Sanna aveva acquistato i primi due dissalatori.

Un investimento economico di un certo peso sul futuro delle sue attività. Tra i 150-200 mila euro la spesa per ogni impianto. Più i costi dell’energia elettrica per farli funzionare. «E possiamo dire che i dissalatori hanno salvato la stagione. Anche grazie alla sinergia con il Comune e al sindaco di Budoni che si è messo a disposizione affrontando un problema che esisteva già negli anni passati, ma che quest’anno ha assunto proporzioni straordinarie – commenta Sanna che gestisce 18 strutture tra hotel, residence e resort –. Abbiamo subìto dei danni, come ad esempio ai giardini che non abbiamo potuto innaffiare e mantenere in ordine come al solito. Ma vogliamo comunque mantenere uno sguardo positivo. La stagione è ancora in corso. Abbiamo gli alberghi con prenotazioni fino al mese di ottobre. Le presenze non sono mancate durante tutta l’estate, con molti stranieri».

Sanna guarda però al futuro. La convivenza forzata con siccità ed emergenza idrica sarà inevitabile per il futuro. La Sardegna dovrà fare i conti con piogge sempre meno frequenti e temperature medie in aumento. Non è accettabile arrivare impreparati all’estate 2025. I turisti, comprensivi quest’anno, potrebbero non esserlo in futuro. E dirottare altrove la propria vacanza. «I dissalatori sono e restano l’unica soluzione – aggiunge Sanna –. È quindi necessario, da subito, pianificare la prossima stagione. Non possiamo farci trovare impreparati». Sanna spiega che i turisti ospiti delle strutture hanno dimostrato grande sensibilità al problema dell’emergenza idrica.

«Troppo spesso diamo per scontato quanto sia preziosa l’acqua e ci dimentichiamo del suo valore – aggiunge –. Abbiamo spiegato ai nostri ospiti l’esigenza di razionalizzare l’uso dell’acqua. Che non significava non farsi la doccia ma ridurre i tempi sotto l’acqua. Da parte di tutti c’è stata grande sensibilità e una risposta immediata alle nostre richieste».

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