La Nuova Sardegna

La storia

La top model Ludmilla Voronkina, da Times Square al Redentore di Nuoro

di Marco Bittau

	Ludmilla Voronkina Bozzetti 
Ludmilla Voronkina Bozzetti 

La modella russa si divide tra le passerelle in giro per il mondo, il buen retiro di San Teodoro e la scoperta della Sardegna

07 settembre 2024
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Olbia «La mia isola è una finestra affacciata sul mare e sull’isola di Tavolara, che ogni giorno regala alla vista un pezzo di paradiso terrestre». Tra i casi incurabili di mal di Sardegna c’è quello di Ludmilla Voronkina Bozzetti, bellissima top model russa di Sochi, divisa tra le passerelle di Milano e il buen retiro di Capo Coda Cavallo, a San Teodoro, uno degli angoli più affascinanti della Gallura. Uno di quei posti dove tra cielo e mare è facile perdersi nel blu.

Ludmilla non è una modella tra le tante, ma una superstar celebre in tutto il mondo per le sfilate, i premi (Taomoda due volte) i servizi fotografici e le campagne pubblicitarie per le migliori griffe dell’alta moda. Tanto per fare qualche esempio, una gigantografia del suo volto immortalato da Max Vadukul per Kiton ha tappezzato Times square, nel cuore di New York, così come le sue fotografie iconiche realizzate dallo stesso Vadukul sono diventate un mostra-evento fino allo scorso maggio al museo Maxxi di Roma. Famosa, pluripremiata e, soprattutto, bella da far fermare i treni (così Valeria Braghieri l’anno scorso sulle colonne del Giornale), Ludmilla potrebbe avere il mondo ai suoi piedi, invece ha scelto un’altra vita e un’altra storia. Con la Sardegna nel cuore, in un ruolo da protagonista assoluta.

La sua isola, infatti, poteva anche limitarsi alle feste esclusive, agli aperitivi e alla dolce vita di Porto Cervo e dintorni, come fanno tante altre star dello spettacolo. Invece no: Ludmilla la incontri a Nuoro come una turista qualunque una domenica di fine estate, felice e sorridente, in mezzo ai costumi sardi del Redentore. Oppure tra i mamuthones di Mamoiada, nelle gole di Su Gorropu, al caffè del Blu Marine a Olbia oppure a un tavolo di legno del ristorante “Da Tonino”, nientemeno che il Re di Tavolara. Questione di stile. A Milano come a Dubai o a Capo Coda Cavallo, Ludmilla vive con il marito, Giovanni Bozzetti, imprenditore e consulente di governi e grandi aziende internazionali con buoni uffici negli Emirati Arabi. Insieme dividono vita, passioni ed emozioni. La Sardegna è la prima.

«Giriamo il mondo, ma amo questa terra – racconta – soprattutto il calore della gente, il legame profondo con le tradizioni, la strenua difesa della propria identità, il carattere forte e deciso. A fine agosto abbiamo assistito alla sfilata del Redentore, a Nuoro, ed è stata un’esperienza vera ed entusiasmante. Per questo ci piace andare in giro per l’isola alla ricerca dello spirito autentico dei luoghi, della loro storia e dei racconti delle persone».

In questo bagno di Sardegna Ludmilla Voronkina non rinuncia a niente. Tanto meno ai piaceri della tavola. Sempre però alla ricerca di identità, carattere, storie. «I vostri piatti tradizionali sono splendidi – dice – le carni, i dolci e le paste. Anche i sapori più forti come la “treccia” di agnello o pecora con i piselli. Magnifica la cucina del ristorante Su Gologone, a Oliena, davvero un’antologia di sapori inimitabili». «Ogni giorno che passiamo in Sardegna – continua – scopriamo una varietà incredibile di piatti, ciascuno con una storia. Addirittura ogni paese ha il suo pane tipico, il suo dolce. E poi molti vostri piatti ricordano la cucina russa. I culurgiones, ad esempio, sono molto simili a una pasta tradizionale che facciamo anche noi in Russia con le patate. È una delle tante tante affinità che trovo con la mia terra». Alla ricerca dell’autenticità, Ludmilla Voronkina e Giovanni Bozzetti prendono appunti per i futuro: la processione dell’Assunta a Orgosolo, le vecchie miniere a picco sul mare dell’Iglesiente, oppure semplicemente dove mangiare una buona zuppa di pesce a Golfo Aranci. «Voglio scoprire tante cose, vedere luoghi e conoscere storie e persone».

Tutta roba per la prossima estate, perché la Sardegna per chi ha testa e cuore può essere una miniera da scoprire giorno dopo giorno, un anno dopo l’altro. Nel frattempo Milano chiama: ci sono sfilate e shooting con i fotografi che non possono aspettare più di tanto. Da donna semplice e alla mano ridiventa la top model richiesta da tutti. Alla fine, è come se ci fossero più donne in lei e lo stesso Max Vadukul – forse il maestro fotografo che meglio di altri ha interpretato la sua bellezza algida – nel progetto “Through her eyes”, diventato una mostra di successo, ha colto in Ludmilla l’arte di essere ogni donna. Anche quella sarda, naturalmente.

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