La Nuova Sardegna

Sassari Nessun passo indietro. La presidente della Regione, Alessandra Todde resta alla testa della battaglia contro la legge sull’autonomia differenziata. La decisione del Governo di costituirsi in giudizio contro i ricorsi di Sardegna, Toscana, Puglia e Campania scatena le reazioni della governatrice. «La scelta del Governo conferma la volontà dell’esecutivo di alimentare lo scontro con le Regioni. La Sardegna ha presentato il ricorso nel solo interesse dei cittadini e restiamo in prima fila contro chi vuole spaccare l’Italia e indebolire la Sardegna. Non lo permetteremo».

 Il Consiglio dei ministri ha deliberato la determinazione d'intervento nei giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle regioni Puglia, Toscana, Campania e Sardegna contro la legge sull’autonomia differenziata. Anche la Lombardia agli inizi di settembre ha presentato opposizione ai ricorsi davanti alla Corte Costituzionale. «Un atto a tutela della Lombardia e dei lombardi contro chi –  avevano spiegato Attilio Fontana presidente della regione Lombardia e il sottosegretario regionale all’Autonomia Mauro Piazza – vuole impedirci di porre in essere quanto previsto dalla Costituzione. Non vogliamo sostituirci al Governo, che certamente saprà far valere le proprie ragioni, ma non possiamo accettare che altre Regioni cerchino di danneggiarci in un percorso legittimo e che consentirà alla Lombardia di correre ancora più veloce assumendosi le proprie responsabilità».

Parole che implicitamente avevano anticipato la decisione del Governo.