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Eliana Cara: «Aumenti record su libri di testo e materiali, la spesa per la scuola costa fino al 35% in più»

di Paolo Ardovino
Eliana Cara: «Aumenti record su libri di testo e materiali, la spesa per la scuola costa fino al 35% in più»

La presidente regionale di Federconsumatori sui rincari di autunno: «Rialzi immotivati da un anno all’altro e non di poco conto»

19 settembre 2024
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Sassari La situazione generale è questa: carrelli sempre più vuoti, scontrini sempre più salati. Ma da Federconsumatori spostano l’attenzione. Più che i banconi frigo e le vetrine dei supermercati, preoccupano gli aumenti in cartolibreria.

Dopo le stangate dell’estate, i «rincari di autunno», suggerisce Eliana Cara, presidente regionale dell’associazione che tutela i clienti. Questo è il periodo dell’anno, si diceva, in cui le famiglie fanno la coda in cartolibreria, quelle cattedrali nel deserto che ricordano ancora il lato analogico della scuola. «Quaderni, astucci, penne e tutto il corredo registrano piccoli aumenti rispetto al 2023, ma a preoccupare è il segno più sui costi dei libri di testo», ragiona Eliana Cara.

Per quanto riguarda le scuole superiori «aumenti attorno al 20% al biennio e fino al 35% al triennio». Tradotto da numeri percentuali al portafoglio delle famiglie sarde, uno studente che frequenta i primi due anni di un liceo o un istituto tecnico, nel 2023 spendeva 414 euro e oggi deve chiedere ai genitori di sborsarne 450. In maniera analoga, in media, uno studente già al triennio passa da 429 euro a 490 euro. «Tra l’altro le spese variano a seconda dell’indirizzo – suggerisce Eliana Cara –. Parlo di licei dove oltre ai libri di testo occorre comprare anche i dizionari, oppure nei tecnici dove servono attrezzature specifiche». Nelle scuole medie, secondo le rilevazioni effettuate, addirittura si va in controtendenza. «Nel 2023 un alunno arrivava a spendere 312 euro, quest’anno sui 274 euro». Il caro-libri però è finito a livello nazionale sotto la lente dell’antitrust. «Rialzi immotivati da un anno all’altro e non di poco conto. E poi ormai le edizioni dei volumi cambiano ogni due anni, in questo modo è impossibile per le famiglie poter contare sull’acquisto di seconda mano, che da sempre si è dimostrato un grande aiuto per affrontare le spese scolastiche». L’unico sorriso, secondo Federconsumatori, riguarda gli spostamenti a cui devono far fronte studenti e studentesse pendolari. «Premesso che ci sono grandi incentivi dalla Regione legati all’Isee – spiega Cara –, un abbonamento standard per i trasporti pubblici per un giovane che abita a 35 chilometri dall’istituto, costa 28 euro al mese».

A cascata, tra i rincari che gravano sulle tasche delle famiglie dell’isola, Federconsumatori indica: «Col ritorno alla routine, dalle segnalazioni che riceviamo restano un problema le bollette di acqua, luce e gas; piccoli ma diffusi rincari sull’alimentazione; una piccola nota positiva sui carburanti, rispetto al picco dello scorso anno». A gennaio i telefoni saranno di nuovo bollenti: «Nel periodo dei saldi, si verificano mancate sostituzioni, sconti non chiari e indicazioni su etichetta errate».

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