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Aree idonee, ecco la road map verso l’approvazione in consiglio regionale

di Giuseppe Centore
Aree idonee, ecco la road map verso l’approvazione in consiglio regionale

Audizioni in commissione per tutta la settimana, in aula ai primi di ottobre. Le opposizioni sono divise sul provvedimento, i centristi aprono a Todde

21 settembre 2024
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Cagliari Ieri mattina, 20 settembre, il disegno di legge sulle aree idonee è arrivato formalmente in Consiglio Regionale, che inizierà a esaminarlo già mercoledì. Saranno le commissioni governo del territorio e attività produttive, guidate rispettivamente da Roberto Li Gioi (M5S) e Antonio Solinas (Pd), a esaminarle congiuntamente, con una calendario di massima definito. Mercoledì mattina saranno ascoltati gli assessori all’Urbanistica Spanedda e all’Industria Cani, nel pomeriggio sarà la volta dei portatori di interesse e dei diversi comitati che si sono espressi sul tema. Giovedì ci sarà la discussione generale sul testo e sui suoi allegati che dovrebbe concludersi nella stessa giornata, con la presentazione e il voto sugli emendamenti.

Un passaggio intermedio perché anche quelli eventualmente bocciati potranno essere ripresentati in aula. Insieme alle audizioni dovranno arrivare anche i pareri degli enti locali associati (Anci e Cal), che provocheranno sicuramente una intensa attività delle commissioni per diversi giorni. È praticamente impossibile però che l’assemblea riceva il testo nella giornata del 1 ottobre, data nella quale comunque è prevista la seduta da Statuto del Consiglio. I tempi per l’approvazione del provvedimento non sono al momento definibili. Dipenderà anche dall’atteggiamento delle opposizioni, visto che la maggioranza, allo stato attuale appare coesa sul tema. Non lo stesso si può dire per la minoranza, che difficilmente marcerà compatta.

Lo si coglie dalla nota di Antonello Peru (Sardegna al Centro 20Venti) che valuta «molto positivamente sulla spinta di quanto da noi proposto, il ruolo che nella legge si dà alle comunità energetiche. La maggioranza ha capito quanto sia importante in questa fase non solo sostenere ma incentivare nella maniera più efficace la nascita delle comunità energetiche e dell’auto produzione di energia». Con queste premesse arduo ritenere che da questo gruppo, fatte salve le naturali dinamiche consiliari, ci sarà un muro contro muro. Il gruppo più numeroso sui banchi delle opposizioni, Fratelli d’Italia, invece è attendista, ma sicuramente avanzerà proposte ritenute migliorative al provvedimento. I Riformatori invece pongono due problemi politici e uno più tecnico. «Sembra che la giunta abbia corso in solitaria bypassando anche la sua maggioranza, e ignorando del tutto la proposta di legge di iniziativa popolare. Sul piano tecnico – aggiunge il capogruppo Umberto Ticca – più chiarezza sulle aree ordinarie».

Chi invece, come dichiarato più volte dai suoi più autorevoli esponenti, si opporrà al disegno di legge con tutti gli strumenti a disposizione è Forza Italia. Il suo segretario nazionale Antonio Tajani, definisce la legge di iniziativa popolare, le cui dichiarate centomila firme saranno portate in Consiglio il 2 ottobre (tempi di controllo non definibili) «credibile e seria». Il punto è che quella proposta di legge è diversa in tutto come spirito, caratteristiche, contenuti e finalità dal disegno di legge varato dalla giunta. «Per noi la Pratobello è la legge giusta – dice il capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu – la giunta poteva farla propria e invece l’ha ignorata. Forza Italia la difenderà e sosterrà sino in fondo».

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