La Nuova Sardegna

Storia di violenza

Un pugno in pancia alla ex incinta, 26enne ricoverata in ospedale

di Nadia Cossu
Un pugno in pancia alla ex incinta, 26enne ricoverata in ospedale

Sassari, la donna, che aspetta un figlio da un altro uomo, aggredita in strada

28 settembre 2024
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Sassari Camminava per strada insieme a sua figlia e a un’amica quando si è ritrovata improvvisamente davanti agli occhi quell’uomo, che conosceva bene. È stata una questione di attimi, momenti in cui la paura paralizza e rende incapaci di agire e reagire.

La donna, una 26enne sassarese, ha solo sentito un forte dolore alla pancia. Quel ventre che da sette mesi accoglie e scalda il bambino che a breve dovrà partorire. È lì che il suo ex compagno l’ha colpita, ha indirizzato la sua violenza nel grembo di una madre, fino a farla piegare per il dolore, e poi si è allontanato in sella alla sua moto.

Ora la 26enne si trova ricoverata in ospedale, i medici la stanno monitorando con attenzione per far sì che la gravidanza prosegua in sicurezza e non sopraggiungano complicanze ulteriori. Ma anche nella stanza dell’ospedale l’uomo sarebbe riuscito a farle recapitare un messaggio: «Stai attenta – l’avrebbe minacciata attraverso un familiare – perché quando esci ti ammazzo».

La polizia, informata dell’accaduto, è andata in clinica e ha raccolto la denuncia della donna. Che è poi stata inoltrata alla Procura della Repubblica. È successo tutto quattro giorni fa. La relazione tra i due si è interrotta da un po’ di tempo e ora lei aspetta un figlio da un altro uomo. Un pancione vistoso, considerati i sette mesi di gravidanza, ma l’ex compagno, anche lui sassarese, di 33 anni, non si era probabilmente rassegnato né alla fine della storia né al fatto che la donna stesse ricostruendosi una vita e una famiglia. Per questo, dopo averla incrociata per strada, vicino a una scuola, ha fermato la moto, ha puntato dritto verso di lei e le ha sferrato un pugno sul ventre. Davanti ad altre persone che in quel momento erano con lei. Le stesse che subito dopo l’hanno accompagnata d’urgenza in ospedale temendo che il bambino, e anche lei stessa, potessero essere in pericolo.

Ed è proprio nella stanza della clinica che la 26enne è stata ascoltata dal personale della squadra mobile di Sassari. Dal racconto della donna, che si è affidata alla tutela dell’avvocato Giuseppe Onorato, è venuto fuori un vissuto già contraddistinto da episodi di violenza. Quando la coppia stava insieme pare che il 33enne si sia più volte reso protagonista di aggressioni fisiche e verbali. E sarebbero stati proprio questi comportamenti violenti a determinare la fine della storia. Ma l’uomo, che nel frattempo ha anche conosciuto e intrapreso una relazione con un’altra persona, non si è mai evidentemente arreso al fatto che la ex compagna non volesse più saperne di lui.

«Possessivo» – così, tra le altre cose, lo avrebbe descritto la 26enne – con reazioni spesso eccessive, che a un certo punto lei non è più riuscita a sopportare. Finché non ha trovato la forza di lasciarlo. Ieri mattina il 33enne avrebbe anche “sfidato” le forze dell’ordine al telefono: «Sono qui, venite a prendermi». Naturalmente l’attenzione della polizia è altissima e potrebbero esser già stati presi provvedimenti nei confronti del giovane. «Ho paura che possa succedermi qualcosa quando uscirò dall’ospedale – ha riferito la donna al suo avvocato – mi ha minacciato già due volte, lo ha fatto attraverso i miei familiari dicendo che mi ammazzerà».

Comprensibile il terrore, viste anche le sue condizioni fisiche. Una gravidanza che si avvicina alla scadenza, un altro figlio da proteggere, una nuova vita che dovrebbe portare con sé gioia e serenità e che per questa mamma sta invece rappresentando ansia e preoccupazione.

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