La Nuova Sardegna

L'incidente

Il dramma di Siria: padre e fratello morti nel giorno della sua festa

di Luca Fiori
Il dramma di Siria: padre e fratello morti nel giorno della sua festa

Lutto a Porto Torres: anche il calcio si ferma per Gildo e Gavino 

24 novembre 2024
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Sassari È ancora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sassari Maurizio Cuccureddu, il manovale di 49 anni, che venerdì sera, poco dopo le 18, rientrava a Ittiri a bordo della sua Lancia Ypsilon, quando la Citroen C4 su cui viaggiavano Gildo e Gavino Puledda, padre e figlio di 47 e 20 anni, gli è piombata addosso, invadendo la sua carreggiata sulla strada provinciale per Ittiri, nei pressi dei resti dell’abbazia di Nostra Signora di Paulis.

Il 49enne, che ha riportato diverse fratture, è ancora tenuto in coma farmacologico e i prossimi giorni i medici tenteranno di svegliarlo. Sulla dinamica dello schianto mortale gli agenti della polizia stradale, che hanno eseguito i rilievi, non sembrano avere dubbi. Per cause apparentemente inspiegabili, la Citroen su cui viaggiavano padre e figlio, originari di Ittiri ma residenti a Porto Torres, ha iniziato a scarrocciare e dopo essersi messa di traverso è diventata ingovernabile. Nello schianto Gildo e Gavino Puledda non hanno avuto scampo, mentre Maurizio Cuccureddu, rimasto incastrato tra le lamiere della sua Lancia, è riuscito miracolosamente a salvarsi.

Nei prossimi giorni, il suo nome potrebbe essere iscritto dalla Procura della Repubblica di Sassari - come atto dovuto e a sua tutela - nel registro degli indagati, ma nella sua condotta alla guida è già stato accertato che non sono stati riscontrati comportamenti scorretti. La conferma è arrivata anche ieri mattina quando gli agenti della polizia stradale, coordinati dal comandante Inti Piras, sono tornati sul luogo dello schianto, al chilometro 14 della Sassari-Ittiri per eseguire nuovi rilievi.

Le indagini. La ricostruzione provvisoria della dinamica resta quella già fornita poco dopo lo schianto, con Gildo Puledda che avrebbe perso il controllo dell’auto, che ha sbandato per qualche decina di metri, e invaso la corsia opposta. La relazione degli agenti servirà al titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Lara Senatore, ad attribuire eventuali responsabilità.

Intanto ieri a Porto Torres è stato il giorno del dolore. Sconvolti per la scomparsa di Gavino, portiere di calcio, e di suo padre Gildo, i giocatori della Asd Ale Castiglia, squadra militante in Terza Categoria, hanno annullato allenamenti e partite in programma ieri nel campo di calcio in sintetico di viale delle Vigne. E tutte le squadre dei settori giovanili di Porto Torres si sono unite al cordoglio, scegliendo di non scendere in campo questo fine settimana. Il Porto Torres Calcio, nel campionato di Prima Categoria, giocherà invece oggi nella gara contro il Perfugas con il lutto al braccio, e osserverà un minuto di silenzio. Sulla pagina Facebook la prima squadra della città ha voluto stringersi a Luigi, il piccolo della famiglia, a sua sorella Siria e alla mamma Antonella per la tragica scomparsa di Gildo e Gavino. Per loro si è già messa in moto la macchina della solidarietà.

Raccolta fondi. Alcuni amici della famiglia hanno attivato una raccolta fondi per aiutarli in questo momento di dolore e di grande difficoltà. Ieri sera nella piattaforma Gofundme (“Aiuti per la famiglia Puledda”) erano già stati raccolti quasi tremila euro. Venerdì per la famiglia Puledda doveva essere una giornata di festa. Siria, figlia e sorella delle due vittime, stava festeggiando il compleanno con alcuni amici quando è arrivata la terribile notizia dell’incidente. Erano circa le 18 e Gildo e Gavino Puledda stavano rientrando a Porto Torres dopo aver raccolto della legna nelle campagne di Ittiri. Caricato il portabagagli con i ciocchi appena tagliati, padre e figlio si erano messi in viaggio per rientrare a casa. Dopo una semicurva la Citroen C4 ha iniziato a sbandare. Dopo qualche metro si è verificata la tragedia, l’ennesima su una strada troppo stretta e troppo buia.


 

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