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Armando Bartolazzi deve convincere tutti: via alla strategia sulla Sanità

di Paolo Ardovino
Armando Bartolazzi deve convincere tutti: via alla strategia sulla Sanità<br type="_moz" />

Atteso il vertice di maggioranza con assessore, governatrice e capigruppo. Al voto la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione

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Cagliari Se è vero che certe scelte non sono casuali, sarà interessante capire come si siederanno la presidente della Regione Alessandra Todde, l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e i capigruppo del Consiglio Regionale. Oggi pomeriggio si confronteranno al tavolo del vertice di maggioranza, e finora a dire il vero è stato uno contro tutti.

Niente fratture interne, ma Bartolazzi sembra avere al suo fianco la sola governatrice – che certo non è poco – mentre le forze amiche guardano con distacco. E domani si voterà la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione. Potrebbe essere il modo per costruire un sostegno sin qui eufemisticamente tiepido.

Niente riforma In questi giorni sono state indicate le linee-guida e l’incontro di oggi non dovrebbe discostarsi. Carla Fundoni, presidente della commissione Salute in quota Pd, ai partiti del Campo largo ha reso chiaro che si punta sulla riorganizzazione dei servizi e non su una riforma ex novo che rivolti come un calzino la Sanità. Bartolazzi d’altronde lo ha ribadito in avanscoperta ai sindaci dell’isola nell’assemblea di Federsanità Anci: «Non ci sarà nessuna nuova riforma sanitaria. Occorre rifunzionalizzare quello che c’è. L’ospedale non può fare tutto, ma deve avere delle mission come nei Paesi europei». Per l’assessore regionale la strada giusta è mettere in rete le strutture principali con quelle minori, e arginare «la polarizzazione del personale medico-sanitario su Sassari e Cagliari».

(s)fiducia all’assessore Nella migliore delle ipotesi il vertice di oggi servirà a ricompattare la maggioranza attorno all’assessore, in caso contrario si andrà avanti ma con sorrisi rigidi. L’occasione per unire i partiti di centro-sinistra l’ha servita proprio l’opposizione presentando una mozione di sfiducia nei confronti di Armando Bartolazzi. Domani in aula ma a Palazzo Bacaredda le forze del Campo largo voteranno contro e la rispediranno al mittente, cercando di fare quadrato attorno al fedelissimo della presidente Todde. Il discorso di Bartolazzi, a quel punto, avrà una duplice importanza. Difendersi dalle accuse di immobilismo lanciate dal centro-destra e argomentare per convincere gli stessi consiglieri di maggioranza circa le strategie del futuro prossimo. Il commissariamento delle Asl sembra un’ipotesi ancora lontana dal taccuino delle priorità dell’assessore.

Le proteste Nel frattempo non cessano i campanelli d’allarme: nelle ultime ore Cgil, Cisl e Uil minacciano scioperi nel Sassarese definendo la sanità territoriale «al collasso». Il tema su cui i sindacati premono resta quello del depotenziamento delle aziende sanitarie locali. Dall’Ogliastra protestano i Riformatori sul titolo di polo di eccellenza per l’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, che farebbe da contraltare a diverse lacune ancora non colmate.

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