Dati Istat, emorragia di giovani in Italia: in trent’anni a Cagliari persi la metà
Scenario a tinte fosche per la Sardegna nel dossier presentato il 23 dicembre dall’istituto di statistica
Sassari Al primo gennaio 2024 i giovani di età compresa tra 0 e 24 anni che risiedono nelle città metropolitane italiane sono diminuiti di oltre un milione e mezzo rispetto al 1993. La città che ha avuto il calo maggiore è Cagliari, che ha perso il 45,3% di giovani.
È questo il dato choc che emerge nell’analisi Istat “I giovani nelle città metropolitane: la fragilità dei percorsi educativi nei contesti urbani”, presentato oggi 23 dicembre.
La musica non cambia per la popolazione residente under 14: a Cagliari rappresenta il 15,7% di quella considerata in età attiva (tra 15 e 64 anni). Nell’anno educativo 2022/2023 tutte le città metropolitane del Centro e del Nord, esclusa Venezia (30,1%), superano il parametro di un posto nei servizi educativi per la prima infanzia ogni tre bambini fino a 2 anni. Nel Mezzogiorno soltanto Cagliari (40,5%) supera il target del 33%.
Nelle città metropolitane, nell’anno educativo 2022/2023, gli utenti dei servizi educativi offerti dai Comuni rappresentano il 17,2% dei bambini residenti fino a 2 anni, in crescita rispetto all’anno educativo 2018/2019 (+2,2 punti percentuali). Le quote più elevate nelle città metropolitane del Centro e del Nord, tranne Venezia, con valori massimi a Bologna (38,2%), quelle più basse, non superiori al 5%, nelle città metropolitane di Reggio Calabria, Napoli e Catania, mentre Cagliari si distingue con il 26,5% di bambini presi in carico.
Nel 2022, la spesa pro capite sostenuta dai Comuni per i servizi educativi per la prima infanzia in tutte le città metropolitane del Nord e del Centro è al di sopra del valore medio delle città metropolitane (1.442 euro per bambino residente fino a 2 anni), escluse Venezia e Torino. Nel Mezzogiorno invece l’importo non supera i 600 euro, ad eccezione di Cagliari, con il valore minino a Catania (253 euro per bambino).
I bambini iscritti nel primo ciclo di istruzione, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, sono i due terzi della popolazione scolastica. Il comune di Cagliari ha la quota più bassa di iscritti (9% nell’infanzia, 20,9% nelle primarie e 14,7% nelle secondarie di primo grado).