La Nuova Sardegna

Le indagini

Cagliari, i coniugi morti in casa: un video e una testimone incastrano il figlio Claudio Gulisano

di Luciano Onnis
Cagliari, i coniugi morti in casa: un video e una testimone incastrano il figlio Claudio Gulisano

Tra gli indizi anche un flusso ingente di denaro dal conto della famiglia

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Cagliari Lunedì mattina, convocato assieme al fratello dagli inquirenti, era entrato da testimone nella caserma dei carabinieri di San Bartolomeo per uscirne dopo la mezzanotte da arrestato su un’auto dell’Arma diretta al carcere di Uta, dove adesso Claudio Gulisano è detenuto perché accusato del duplice omicidio degli anziani genitori.

Sarebbero troppe le sue contraddizioni nell’interrogatorio da parte del pm Rossana Allieri e, in particolare, ci sarebbe una super testimone che avrebbe smentito quello che l’indagato ha raccontato precedentemente agli inquirenti. La mattina del 5 dicembre sarebbe stato visto andar via dall’appartamento dei genitori al quarto piano di via Ghibli 5, mentre lui ha fin dall’inizio affermato e ribadito di essere stato in quella casa solo intorno alle 19,30, quando ci sarebbe andato perché preoccupato in quanto per tutto il giorno il padre e la madre non rispondevano al telefono.

È allora che li ha trovati morti e ha subito chiamato i carabinieri. Oltre alla testimone che sosterrebbe invece che era stato visto anche la mattina, ci sarebbe una conferma dalle immagini di videosorveglianza di una attività commerciale della zona. Altri importanti particolari potrebbero arrivare dall’esame degli smartphone delle vittime da parte degli specialisti del Ris. Di rilevante importanza, un messaggio Whatsapp partito dal cellulare di Luigi Gulisano il 5 mattina di buon’ora quando, presumibilmente, l’uomo era invece già morto. Si attende per questo l’esito della autopsia per avere la conferma dell’orario della morte dei due coniugi.

Ad appesantire il quadro indiziario ci sarebbero poi elementi importanti di carattere economico: i coniugi Gulisano erano benestanti, proprietari di diversi appartamenti in città. Non stava invece bene finanziariamente Claudio, sulle cui spalle sarebbero ricaduti sostanziosi debiti legati al fallimento di un market che lo stesso genitore gli aveva acquistato per dargli un’attività lavorativa. Fra gli indizi un movimento di denaro sospetto sul conto corrente della famiglia Gulisano, in uso anche a Claudio.

Fra il 4 e 5 dicembre, giorni della possibile morte dell’anziana coppia, ci sarebbe stato – secondo quanto verificato – un flusso ingente di soldi verso il conto privato dell’indagato. Un particolare che Claudio avrebbe motivato durante l’interrogatorio di lunedì. Giustificazioni che non avrebbero soddisfatto il pm Alleri, che ha emesso a suo carico un ordine di custodia cautelare in carcere per il duplice omicidio volontario.

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