La Nuova Sardegna

Grandi eventi

Capodanno a Olbia, folla mai vista. Il Comune elogia la Regione: «Ottima promozione»

di Dario Budroni
Capodanno a Olbia, folla mai vista. Il Comune elogia la Regione: «Ottima promozione»

L’assessore Marco Balata: «Bene presentare l’isola come meta invernale»

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Olbia La distesa infinita di teste, cappotti e mani al cielo spazza via ogni dubbio: quello di tre giorni fa è stato uno dei concerti di Capodanno più grossi di sempre. Potrebbe essere paragonato soltanto a quello del 2010, quando a salire sul palco del Molo Brin fu Laura Pausini. Stavolta sono stati invece i Pinguini Tattici Nucleari, e poi i Boomdabash, a lanciare Olbia sul gradino più alto del podio delle presenze.

Si parla di 50mila persone in tutto il centro, anche se l’assessore comunale al Turismo e ai Grandi eventi Marco Balata preferisce tenersi lontano dai calcoli matematici del post evento. «Sono sempre stato contrario ai numeri – dice –, ma posso sicuramente dire che, da quando ho l’onore di fare l’assessore, e cioè dal 2016, non avevo mai visto una partecipazione così importante. Se devo essere sincero, mi aspettavo un grande successo ma non fino a questo punto». Dalla parte di Olbia, sicuramente, un nome di richiamo (quello dei Pinguini) e anche il fatto di non dover condividere la festa con altre città vicine. L’unico evento, nel resto della Gallura, è stato quello dei Nomadi a La Maddalena.

«Abbiamo assistito anche a un grosso spostamento di persone – prosegue l’assessore della giunta guidata da Settimo Nizzi –. Tantissima gente è venuta a Olbia proprio perché richiamata dai Pinguini. La scelta è stata azzeccata. Ma anche con i Boomdabash è andata benissimo, perché la gente è rimasta anche per loro e senza ricambio generazionale. La piazza è stata di tutti: giovani e famiglie. Ma voglio dire anche un’altra cosa: è giusto che si parli soprattutto degli artisti, ma ricordiamoci che tanta gente invade il centro città per assistere anche ai fuochi d’artificio sul mare. Uno spettacolo sempre più bello per il quale le persone affollano anche le zone non a ridosso dell’area concerti». Per Balata, quest’anno, è stato fondamentale il ruolo svolto dalla Regione, con l’assessorato al Turismo che ha promosso il Capodanno in Sardegna anche nelle tv nazionali.

«Presentare l’isola come meta invernale è lungimirante e sono sicuro che già dal prossimo anno vedremo i primi risultati dal punto di vista del turismo – dice –. Per quanto riguarda la nostra città, Olbia si è fatta trovare pronta e come sempre all’altezza. Anche gli stessi artisti e il conduttore della serata ci hanno fatto i complimenti per come hanno trovato la città il giorno dopo. E cioè pulita e ordinata. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione di un evento di altissimo livello». Quello di tre giorni fa, con tutta probabilità, è stato però l’ultimo Capodanno al Molo Brin, da oltre 20 anni l’area eventi per eccellenza.

A breve, infatti, qui cominceranno i lavori per la marina dei mega yacht. Il Comune, a seconda del futuro volto del Molo Brin, dovrà dunque mettersi alla ricerca di nuove aree. C’è l’idea del molo dell’Isola Bianca – dove la competenza è della Port Authority – che nel 2019 ospitò il Jova Beach Party. In ogni caso, il Capodanno resterà nel centro della città.

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