La Nuova Sardegna

Regione in subbuglio

Decadenza di Alessandra Todde, Paolo Truzzu: «Stop riforme e finanziaria tecnica»


	Paolo Truzzu 
Paolo Truzzu 

L’esponente di Fdi duro verso la presidente e il Movimento Cinque stelle

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Sassari Dispensa consigli marinareschi alla Regione che ha di fronte a sé mesi «di burrasche, rovesci e marosi». Paolo Truzzu, candidato presidente di Fdi sconfitto alle elezioni regionali da Alessandra Todde, oggi al centro del caso decadenza, invita la giunta di centrosinistra ad accantonare le riforme (quella sanitaria in primis ndr) e a mettere al sicuro i conti con una finanziaria tecnica.

L’esponente di Fratelli d’Italia lancia «un avviso ai naviganti: nessuno può seriamente sapere cosa accadrà e siccome avremo mesi di burrasche, rovesci e marosi, mi permetto un umile consiglio. La Giunta e il Consiglio Regionale non si avventurino in tentativi di riforme epocali, ma mettano subito in sicurezza i conti della Regione e dei sardi. Approviamo rapidamente una finanziaria tecnica e restituiamo la parola agli elettori. Ché nessuno di noi è in grado oggi di dire cosa farà questa primavera». 

Truzzu si lancia poi in una analisi politico-giuridica del caso Todde. La presidente è stata dichiarata decaduta con determina del Collegio regionale di garanzia elettorale per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali. «Mai come questa volta un termine giuridico coincide con la stagione politica. La rendicontazione delle spese elettorali della Presidente Todde è la cartina di tornasole di questa legislatura “decadente” a guida 5 stelle. Io non credo che la Presidente abbia “barato”, credo che abbia commesso un errore e poi ne abbia commessi altri per coprire il primo – dice Truzzu -.  Ma il vero fatto politico è un altro. Può chi si candida a Presidente di una regione, e con lei il suo staff, non conoscere le norme sulle spese elettorali? No! Può chi non conosce e non sa interpretare norme così semplici essere credibile quando si affrontano temi più complessi quali l’Energia, l’Ambiente, l’Istruzione, la Sanità o i Trasporti, solo per citarne alcuni? No! Possono i sardi fidarsi di una proposta di riforma della sanità da parte di una Presidente, di un assessore e dei rispettivi staff, che non sanno compilare una rendicontazione o aprire un conto in banca? No! C’è poi un altro fatto molto grave. Nel tentativo di riparare alla prima dichiarazione si è comunicato ai magistrati che la Presidente Todde non ha sostenuto spese elettorali, perché quelle le ha sostenute il suo comitato elettorale. Posto che ciò significherebbe aver eluso la norma, la cosa veramente grave è che le due dichiarazioni sono atti pubblici, entrambe depositate alla corte d’appello. Quindi una delle due non è veritiera, o se preferite un falso. Possono pertanto i sardi fidarsi di una Presidente, o chi per lei, che fornisce ai magistrati dichiarazioni contrastanti? No. Anzi, in un paese normale sarebbe l’anticamera delle dimissioni. A prescindere quindi da come andrà questa vicenda, si può affermare senza tema di essere smentiti che questa è la legislatura della “decadenza”. O se preferiamo che è già decaduta nei fatti». (serena lullia)

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