La Nuova Sardegna

Siccità

Giuseppe Ciccolini: «Provincia di Nuoro in azione per garantire acqua alle scuole»

di Andrea Massidda
Giuseppe Ciccolini: «Provincia di Nuoro in azione per garantire acqua alle scuole»

Parla l’amministratore straordinario dell’ente

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Cagliari L’acqua che sgorga dai rubinetti un giorno sì e un giorno no è di sicuro un fardello pesante da sopportare, ma durante un’emergenza simili disagi ci possono anche stare. «Quello che invece è inaccettabile è che, per esempio, questa crisi idrica costringa anche le scuole alla stessa alternanza in termini di apertura e chiusura. E per fare in modo che le lezioni non si interrompano mai ci stiamo già attivando». Ex sindaco di Bitti e dal settembre scorso amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Giuseppe Ciccolini ha le idee chiare su quali debbano essere le priorità dell’ente intermedio in una congiuntura così allarmante.

Priorità alle scuole «Senza dubbio – precisa – in questo momento per noi la cosa più importante è quella di dotare di riserve idriche tutti gli edifici pubblici che ne siano carenti, in modo che attraverso le autobotti che poi verranno messe a disposizione grazie all’intervento della Protezione civile o di Abbanoa sia garantita la quantità d’acqua sufficiente a far funzionare regolarmente quelle stesse strutture. In questo senso già dai primi giorni della settimana entrante adotteremo tutte le misure necessarie».

Tavolo permanente Ciccolini oltretutto si era mosso in anticipo. Tanto è vero che per martedì prossimo aveva già programmato di mattina un incontro con Abbanoa e l’Egas, e un altro nel pomeriggio con le associazioni di categoria e con i sindaci dei 17 comuni interessati dalle restrizioni. Obiettivo: verificare criticità, lavori e investimenti ascoltando le esigenze dei commercianti e degli artigiani, che potrebbero essere tra i più colpiti da questa calamità. «Per quanto la Provincia non abbia competenza specifica in materia di acqua – spiega ancora l’amministratore unico – ma il nostro compito è comunque quello di fare da raccordo tra le comunità e i vari enti pubblici direttamente interessati all’argomento. Così in tempi non sospetti rispetto a questa emergenza, cioè a metà dicembre, avevo pensato di convocare un tavolo che servisse da osservatorio permanente sulla situazione idrica del Nuorese. Si trattava di avere un quadro generale. Ma purtroppo questi incontri li inizieremo con l’emergenza già presente ed è scontato che si parlerà di come affrontarla dal punto di vista operativo. Speriamo almeno che, se non altro come buon auspicio, in questi prossimi giorni ci siano precipitazioni abbondanti come parrebbe».

Sinergie Il livello di collaborazione tra amministrazioni comunali, Provincia e Regione dovrebbe comunque essere già rodato. «C’è uno stretto contatto tra istituzioni – spiega Ciccolini – perché nel nostro territorio abbiamo già vissuto la crisi idrica dell’estate nelle Baronie e di fatto abbiamo già dovuto sperimentare dei modelli di gestione dell'emergenza. Quindi facciamo gli incontri, valutiamo quali sono le criticità e cerchiamo di stare più vicini possibile alle esigenze dei cittadini, che sono davvero molto preoccupati. Poi serve subito un’ interconnessione tra gli invasi la manutenzione delle condotte».

Le tre regole Per Ciccolini le varie emergenze vanno affrontate tutte con lo stesso metodo di intervento. «Dal mio punto di vista – sottolinea – la prima cosa è il tempismo, ossia agire con la giusta tempestività per farsi trovare pronti; la seconda è certamente quella di saper comunicare i problemi alle comunità facendole sentire parte della gestione dell’emergenza, ed è uno dei motivi per cui ho subito convocato le associazioni di categoria. Infine gli interventi da realizzare devono servire anche per la gestione delle emergenze future, perché con il cambiamento climatico in atto è chiaro che noi costantemente avremo a che fare con situazioni difficili».

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