Tasse non pagate: i sardi hanno un debito di 14mila euro a testa
Rottamazione cartelle, il tesoretto nazionale ammonta a 1275 miliardi non riscossi negli ultimi 25 anni
Sassari Il tema “rottamazione cartelle” resta al centro del dibattito politico Con il ministro Matteo Salvini risoluto nell’andare avanti, definendo la questione «un’emergenza nazionale».
Il leader della Lega non arretra di un millimetro al costo di creare un caso in maggioranza, visto che la nuova sanatoria in 10 anni proposta dalla Lega non convince gli alleati, che temono ripercussioni sui conti e chiedono al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di indicare le coperture. Intanto arriva con il Milleproroghe una seconda possibilità per i "decaduti" dalla rottamazione quater introdotta con la manovra del 2023. Un tema divisivo, protesta l'opposizione, che minaccia le barricate sul decreto. «Ennesimo favore agli evasori a discapito di chi paga regolarmente», protesta Avs.
La riammissione dei decaduti, depositata come emendamento dei relatori, prevede la riammissione dei debitori incorsi in "insufficiente o tardivo versamento" delle rate, facendo richiesta per via telematica entro il 30 aprile 2025. Nella stessa dichiarazione si potrà scegliere se saldare il dovuto "in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025" o "nel numero massimo di dieci rate consecutive" e sono previsti interessi al 2 per cento. Allo stesso tempo slitta di due mesi, dal 31 luglio 2025 al 30 settembre 2025, il termine per poter aderire alla proposta di concordato preventivo per il biennio 2025-2026. La misura porterebbe nell'immediato un gettito stimato in 480 milioni, producendo però da qui a 10 anni un impatto negativo sul gettito di 356 milioni, portando quindi un saldo attivo di 126 milioni nel medio termine.
Ma a quanto ammonta il tesoretto nazionale di tasse non riscosse? E’ una cifra enorme, perché comprende tutto ciò che non è stato incassato negli ultimi 25 anni. Con dei distinguo da fare: gli esperti che fanno parte della commissione nominata appositamente dovranno infatti scorporare le somme ancora incassabili direttamente, quelle da cartolarizzare da quelle non più esigibili, perché riferite a imprese nel frattempo fallite o a persone decedute. Ad ogni modo, l’importo complessivo delle tasse non pagate ammonta a 1275 miliardi di euro: la cifra corrisponde a poco più di 21mila euro per ciascun italiano (58,9 milioni al 31 dicembre 2024). Un calcolo teorico che comprende anche bambini e neonati.
Ad ogni modo, la distribuzione nelle regioni racconta realtà molto diverse tra loro: si parte dai quasi 40mila euro di tasse non pagate per singolo abitante nel Lazio ai quasi 7mila nel Trentino Alto Adige, che vanta i residenti più puntuali. La Campania si attesta a quota 27mila, la Lombardia sfiora i 26mila. E la Sardegna? Tra le regioni del centro sud è tra le più “virtuose”, con un importo superiore solo a quello della Basilicata: i sardi hanno un debito medio di poco superiore ai 14mila euro ciascuno, mille in più rispetto appunto alla Basilicata e quattromila in meno rispetto alla Sicilia.