Dalla Regione 7,5 milioni di euro per produrre birra di qualità
Aiuti per i cerealicoltori e per l’ammodernamento degli impianti
Sassari Sette milioni e mezzo di euro per spingere la produzione di birra di qualità, partendo dalla coltivazione dei cereali per arrivare all’ammodernamento degli impianti di produzione. La Regione stappa una delibera al gusto di malto con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’intera filiera. La proposta porta la firma dell’assessore all’Agricoltura, Gian Franco Satta, che ha incassato l’ok dei colleghi durante l’ultima riunione di Giunta.
«Crediamo nella qualità dei prodotti dei nostri cerealicoltori – ha spiegato l’assessore –, per questo abbiamo stanziato complessivamente 7 milioni e mezzo per i produttori di birra. Credo sia importante incentivare e valorizzare le tante produzioni che nascono dalle nostre colture perché esprimono il nostro saper fare e la nostra identità». Due le tipologie di aiuti definite nel dispositivo della delibera: il primo relativo al premio ai cerealicoltori che aderiscono a un accordo di filiera e che coltivano orzo distico per la produzione di birra. Il secondo è dedicato agli investimenti per la realizzazione e l’ammodernamento di birrifici artigianali e agricoli.
Dal punto di vista tecnico, l’assessorato ha stabilito che le risorse disponibili per l’erogazione dei premi ai cerealicoltori, che coltivano varietà di orzo distico adatte alla produzione maltaria e che aderiscono a un accordo di filiera per la produzione di birra, saranno corrisposte nella misura di 200 euro per ettaro di superficie coltivata ai beneficiari che sottoscrivono l’accordo di filiera per complessivi di 4,5 milioni. Per quanto riguarda invece gli investimenti sugli impianti, ci sono a disposizione 3 milioni di euro per la realizzazione e ammodernamento di birrifici artigianali e agricoli che aderiscono a un accordo di filiera. «In questo caso – è stato sottolineato –, è ammesso un contributo massimo complessivo per impresa pari a 200mila euro. L’intensità degli aiuti è pari al 60% dei costi ammissibili a contributo. La realizzazione delle attività è in capo all’agenzia Laore. Le risorse finanziarie destinate alla realizzazione degli interventi trovano copertura finanziaria nel bilancio regionale».
Sullo sfondo del provvedimento, il progetto – al momento unico in ambito nazionale – per la creazione della prima filiera sarda della birra artigianale promosso da Coldiretti Sardegna. Ad aderire una ventina di birrifici artigianali isolani, oltre alla Cooperativa Isola Sarda che riunisce i produttori di cereali sardi. «Con questa iniziativa, la Sardegna si posiziona come avanguardia nel settore brassicolo nazionale, creando un modello di filiera che – sottolinea Coldiretti - non solo valorizza i prodotti locali, ma rafforza l’economia agricola e riduce l’impatto ambientale, confermando la centralità della sostenibilità e della collaborazione tra produttori e trasformatori. La birra artigianale sarda è un simbolo di identità e qualità: investire in questa filiera significa creare occupazione e valore aggiunto sul territorio».
«Bisogna continuare a lavorare di squadra – ha sottolineato il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – e siamo convinti che ci siano tutti gli elementi per dare un'alternativa a molti giovani, considerando che l’isola è una delle regioni che, in termini di consumo, è ai vertici a livello nazionale. La birra è di qualità eccellente e si è tracciato un solco importante». Ora che c’è lo stanziamento economico della Regione, il progetto può davvero decollare.