La Nuova Sardegna

I rincari

Luce e gas, le bollette schizzano: +10%

Luce e gas, le bollette schizzano: +10%

Sull’energia elettrica incide la variabile Pun: che cos’è e perché è così importante

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Sassari Le previsioni formulate lo scorso autunno erano azzeccate: i rincari delle bollette della luce e del gas sono confermati, con aumenti costanti a partire dall’ultimo trimestre 2024 e una tendenza al rialzo sino al 10%. Colpa, secondo Arera, Autorità di regolazione dell’energia, del “perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche” e al “rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato alle quotazioni del gas naturale”. Una situazione che si traduce  nella lievitazione del Pun (Prezzo unico nazionale) che nel mese di gennaio 2025 ha raggiunto 0,1430 €/kWh, segnando un incremento del 5,88% rispetto a dicembre 2024, quando il valore era di 0,135060 €/kWh.

Ma perché il Pun è così importante? Perché indica il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia, dunque condiziona direttamente i costi sostenuti da famiglie e imprese per l’approvvigionamento elettrico. Viene calcolato sulla base delle transazioni effettuate nel mercato del giorno prima (MGP) e può subire variazioni in base a diversi fattori, come domanda e offerta, disponibilità delle fonti energetiche ma anche dinamiche geopolitiche. 

Per queste ragioni il Pun – come accade per esempio per i mutui a tasso variabile – incide in maniera diretta sui contratti di fornitura elettrica a prezzo variabile traducendosi in una bolletta più alta nei prossimi mesi perché il prezzo all’ingrosso incide direttamente sulla tariffa applicata dai fornitori. Invece chi ha un contratto a prezzo fisso non subirà variazioni immediate, ma potrebbe incontrare offerte meno vantaggiose al momento del rinnovo.

Per quanto riguarda le singole componenti della bolletta, la voce che incide di più sui rialzi è quella dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+16 per cento), seguita dai costi di dispacciamento (+2,4 per cento). Salgono del 2,5 per cento le spese di trasporto e di gestione dei contatori.

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