La Nuova Sardegna

La salute di Bergoglio

Papa Francesco in prognosi riservata, la Santa Sede: «Notte tranquilla, ha riposato»

Papa Francesco in prognosi riservata, la Santa Sede: «Notte tranquilla, ha riposato»

Il mondo in preghiera per le condizioni di salute del pontefice

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Roma  «Notte tranquilla» per Papa Francesco, da venerdì 14 febbraio ricoverato al Gemelli per una polmonite bilaterale. Come comunicato dalla sala stampa della Santa Sede, Bergoglio, dopo la difficile giornata di ieri, 22 febbraio, «ha riposato»

. Intanto cresce il numero di fedeli in preghiera davanti all’ospedale Gemelli dove papa Francesco è ricoverato in prognosi riservata dopo la crisi respiratoria che ieri ha richiesto anche l’ossigeno e una trasfusione. Hanno trascorso così la notte, facendo quello che ha sempre chiesto Bergoglio fin dal suo insediamento: “Pregate per me”.  Affollatissima la messa delle 21 nella basilica di San Pietro di ieri, tanti credenti in raccoglimento anche al policlinico Gemelli. 

Ma è l’intero mondo che si unisce alla preghiera per le condizioni di salute del Santo Padre. 

«Continuiamo a pregare per la sua guarigione», il  messaggio social del presidente cubano Miguel Díaz-Canel. Papa Francesco nel 2015 era stato in visita a Cuba.

«Auguriamo una pronta guarigione a Papa Francesco, grande umanista che ha scelto i più poveri e promosso la fratellanza tra gli uomini e le nazioni», le parole social della presidente messicana Claudia Sheinbaum Pardo.

Anche il presidente degli Stati Uniti Trump è stato informato delle condizioni del papa come riporta la Cnn. «é stato aggiornato e stiamo pregando per il Papa - ha detto ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt – lascerò che il presidente pubblichi la sua dichiarazione, ma naturalmente i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con lui»..

Tra gli inviti alla preghiera quello dell’’arcidiocesi di Buenos Aires – della quale Bergoglio è stato vescovo -,firmato dall’arcivescovo Jorge García Cuerva .«Caro Santo Padre – si legge nel testo -, con tutta la Chiesa di Buenos Aires, chiediamo a Gesù, nostro Buon Pastore, di accompagnarla in questa fase di guarigione, affinché, rafforzato, possa continuare a servire la Chiesa in tutto il mondo nell’esercizio del ministero che Dio stesso le ha affidato e che, con tanto amore e dedizione, porta avanti».

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