La Nuova Sardegna

Allarme

Psicofarmaci con alcol e droghe, dilaga l’abuso tra i giovanissimi

di Paolo Ardovino
Psicofarmaci con alcol e droghe, dilaga l’abuso tra i giovanissimi

La preoccupazione dei medici: «Effetti amplificati e difficili da capire»

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Sassari «L’aspetto peggiore è che non siamo in grado di capire la pericolosità e fin dove arrivano gli effetti», e a dirlo è uno dei migliori dottori in circolazione, il presidente dell’Ordine dei medici di Sassari Salvatore Lorenzoni. Questo dice molto sui rischi che alcuni giovani stanno correndo. «Ciò che possiamo fare è parlarne il più possibile e far conoscere le eventualità a cui si va incontro».

Le serate di esagerazioni in gruppo sono diventate giochi da piccolo chimico per creare dei nuovi mix unendo medicine e stupefacenti, o medicine e alcol, o medicine, stupefacenti e alcol. Nell’isola è scattato l’allarme da quando è partito un esposto in Procura dall’avvocata Sara Dettori su richiesta di alcune famiglie di Porto Torres preoccupate. La parte inquietante sta nelle modalità di acquisizione delle sostanze. Si parla di un’applicazione per modificare le ricette presentate in farmacia. A fianco a un antidolorifico e una pomata spuntano prescrizioni per Rivotril, Minias, Tavor, antidepressivi e farmaci utilizzati per ridurre stati di ansia. Nel viaggio facile verso la perdizione, gocce e pastiglie vengono mischiate con bevande alcoliche e le conseguenze sono intense e possono diventare letali. Lo testimoniano alcuni ricoveri registrati di recente nella città turritana, con un giovane che ha rischiato grosso per un arresto cardiaco.

Il fenomeno Preoccupati i genitori, preoccupati anche i medici stessi: «Recentemente ho avuto notizia da una collega di un caso analogo e l’ho invitata a fare subito segnalazione alle autorità competenti», commenta Salvatore Lorenzoni. Il numero uno dell’Ordine dei medici di Sassari non conosce invece particolari applicazioni in grado di creare false ricette spacciandole per vere: «Non credo sia un fenomeno diffusissimo: la problematica principale, a mio avviso – riflette –, è che è possibile acquistare tanti farmaci e psicofarmaci per vie non ufficiali, su internet. E questo sì, è un fenomeno in crescita e diffuso tra giovani e giovanissimi». In alcuni casi si parla, ma qui si esce dalla sola orbita regionale, di droga viola. Con il mix di sciroppo per la tosse che contiene codeina e bevande gasate, non per forza alcoliche, si rimane piacevolmente anestetizzati. Qui addirittura si parla di mettersi sulla lingua una pastiglia di antidepressivo e mandarla giù con drink o versare tante gocce nel bicchiere e mandarle giù con l’alcol. «Tutti sappiamo l’azione che hanno queste sostanze ma l’azione sommatoria ne aumenta la pericolosità».

Tutti i rischi L’effetto non solo si moltiplica, ma si amplifica. «Il mix di sostanze non è contemplato negli screening – spiega lui, che è medico legale –, in un corpo possiamo individuare per esempio la positività alla cocaina, ma perderci l’impatto che hanno avuto altre sostanze insieme. Questo emerge anche nel confronto con colleghi nazionali. Si viaggia su una strada subdola e parallela». E dà un’idea degli effetti: «Azioni di depressione sui centri di respirazione e problemi all’apparato cardiocircolatorio». Tutte insieme, possono diventare fatali. Il reperimento di psicofarmaci è il primo nodo su cui indagare, il medico non crede a una speciale app, «credo siano semplici fotoritocchi, fatti bene. Oggi le ricette dematerializzate, comunque, riducono il fenomeno». Chi sta dietro al bancone delle farmacie deve drizzare le antenne: «In altri ambiti, qualche certificato falso lo abbiamo intercettato e segnalato. Ma bisogna anche pensare che in questi casi non si presenterà al banco un adolescente, ma qualcuno più grande a cui viene chiesto, e potrebbe passare inosservato».

La preoccupazione è per un giro divenuto sempre più grande: «La mia sensazione è che i giovani si affidino alle chat e a siti internet, con tanto di tutorial precisi su dove e come acquistare».




 

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