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Sanità, la riforma ritorna in Consiglio: malessere in maggioranza

Sanità, la riforma ritorna in Consiglio: malessere in maggioranza

Nell’incontro con i capigruppo saranno discussi anche gli emendamenti alla legge prima della discussione in aula

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Cagliari Settimana decisiva per la giunta Todde e il Campo Largo. Domani pomeriggio, 25 febbraio, inizierà la discussione in aula della legge sulla sanità, riforma o riorganizzazione, dipende dai punti di vista. Oggi pomeriggio invece l’assessore alla sanità Armando Bartolazzi, incontrerà i capigruppo e i componenti della commissione sanità per discutere degli eventuali emendamenti da apportare al testo che arriva in aula. La riunione è stata chiesta dai partiti di maggioranza, che intendono arrivare alla prova dell’aula con le idee chiare.

Il calendario dei lavori prevede che domattina si terrà la discussione e l’approvazione della proroga dell’esercizio provvisorio per un altro mese, e poi nel pomeriggio si affronterà la sanità. Si partirà con le due relazioni, per la maggioranza Peppino Canu (Sinistra Futura) e per la minoranza Antonello Peru (Sardegna al Centro 20Venti), e poi si aprirà la discussione generale.

Nel pomeriggio verranno presentati gli emendamenti che poi verranno valutati dalla commissione prima del rientro in aula. Mercoledì 26 febbraio pomeriggio, al termine possibile della discussione generale, inizieranno le votazioni, che dovrebbero concludersi, a meno di inaspettate accelerazioni il venerdì mattina, con le dichiarazioni finali e il voto conclusivo. La riunione di maggioranza di oggi non sarà però un passaggio solo rituale. Il malessere in parti della maggioranza, soprattutto i Progressisti, ma anche parti del Pd, per una gestione definita «verticistica» della legge, si reso esplicito sugli emendamenti che la giunta presenterà.

La giunta proporrà modifiche al testo, per non tornare come in un tortuoso gioco dell’oca alla casella iniziale, cioè al testo originario della legge, di agosto, privo delle parti che comporterebbero spese (improponibili per l’assenza di una legge finanziaria). L’unico elemento che emerge da ambienti della giunta è che «le interlocuzioni in maggioranza sono in corso e il confronto sarà sull’impianto della legge».

Gli emendamenti al testo che verranno discussi oggi in maggioranza saranno numerosi, ben oltre la decina, e riguarderanno tutti i punti salienti della legge, anche con la sostituzione di articoli originari. In pratica una nuovo, l’ennesimo articolato. Risulta difficile però, sia da parte della giunta che dello stesso Campo Largo ignorare il lungo confronto avvenuto in commissione sanità. Il parlamentino del Consiglio, presieduto da Carla Fundoni (Pd) ha ascoltato praticamente tutti i portatori di interesse: aziende, ordini, sindacati, sindaci, privati, associazioni. Alla fine alcuni punti sono emersi in misura quasi unanime: no al ruolo preponderante di Ares (l’azienda regionale dei servizi in sanità), una maggiore autonomia gestionale delle Asl, ma al tempo stesso un maggior controllo delle aziende, per evitare che si creino dei piccoli “regni” all’interno del territorio; una condivisione di riassestamenti e trasferimenti di presidi da una azienda all’altra (il Microcitemico dalla Asl di Cagliari al Brotzu, e il Marino di Alghero dall’Aou alla Asl 1); un riequilibrio delle risorse tra i due poli e il centro dell’isola, e soprattutto, da parte della maggioranza, l’assoluta necessità di creare le condizioni giuridico funzionali per commissariare le Asl. Il confronto in maggioranza oggi si presenta «articolato», a meno che da parte della giunta non vi sia una richiesta di «prendere o lasciare» sull’intero blocco degli emendamenti. Proposta, questa, dalle conseguenze, allo stato non prevedibili.(gcen)

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