Bimba morta dopo l’intervento alle tonsille, Bartolazzi: «Non si può vivere in un’isola dove succedono queste cose»
Riforma della sanità, polemica sulle dichiarazioni dell’assessore sul caso di Alghero. L’opposizione: «Non commenti i fatti di cronaca»
Cagliari La riforma della sanità, anche se la giunta preferisce chiamarla "riorganizzazione funzionale" è approdata dopo una attesa di diversi mesi, oggi 25 febbraio nell'aula del consiglio regionale. Il confronto tra maggioranza e opposizione è stato aspro, ma i toni non hanno raggiunto le vette raggiunte con la discussione sulle aree idonee. Dopo le votazioni mattutine sulla proroga dell’esercizio provvisorio, il pomeriggio ha visto l’avvio del dibattito sulla riforma, con interventi a tappeto delle opposizioni, con la relazione di maggioranza sostenuta dal consigliere Giuseppe Canu. L'intervento a conclusione del dibattito dell’assessore Armando Bartolazzi, da un lato ha fatto dire alle minoranze che la legge ha come unico scopo il commissariamento, dall'altro ha spiegato perché «sono necessari i correttivi legittimi, cambiando la legge precedente - ha detto Bartolazzi e cambiando i direttori che dovevano applicarla. Ci sarà pure una ragione se in questi ultimissimi anni la sanità sarda è peggiorata al punto di arrivare all'ultimo posto in Italia, spendendo più di altre regioni e con più medici rispetto alla popolazione. Se la legge era buona e i manager capaci non si capisce perché siamo a questo punto».
La conclusione dell’assessore ha creato tensioni perché Bartolazzi ha fatto riferimento al caso della bimba deceduta a seguito di un banale intervento ad Alghero: «Non possiamo vivere in un’isola dove succedono casi del genere». Espressione che ha irritato alcuni esponenti della minoranza, concordi nel chiedere all'assessore di non commentare fatti di cronaca.
La discussione generale si è conclusa poco dopo le 20. Domani pomeriggio 26 febbraio la commissione salute esaminerà gli emendamenti presentati sia dalla giunta, 14, e i poco meno di 300 presentati dalle opposizioni. Non è escluso che la legge possa essere approvata venerdì mattina, per una volta con una coincidenza di interessi di maggioranza e opposizione. Il Campo Largo vuole approvare la legge come primo passo verso una riforma, in corso d’opera, dell’intero sistema sanitario. Le opposizioni una volta preso atto della volontà di giunta e maggioranza di procedere spediti, oltre alle parole di fuoco non hanno interesse a allungare i tempi. «Siano loro a prendersi la responsabilità della gestione della sanità, con tutti i rischi legati al cambio dei vertici delle aziende».
Nessun ostruzionismo, allo stato è previsto; la stragrande maggioranza degli emendamenti di minoranza potrebbe essere ritirata; alcuni emendamenti di maggioranza potrebbero essere presentati e poi ritirati, per poi ripresentarli, tagliando con un artificio regolamentare i tempi delle discussione.