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Imprenditoria

La birra italiana d’ora in poi parlerà più sardo, ecco chi sono i nuovi eletti nel Cda del Consorzio

La birra italiana d’ora in poi parlerà più sardo, ecco chi sono i nuovi eletti nel Cda del Consorzio

Prestigioso riconoscimento per i titolari dei birrifici 4Mori di Guspini e Marduk di Irgoli

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Cagliari La Sardegna si ritaglia un ruolo di primo piano nel panorama della birra artigianale italiana. Antonio Zanda, amministratore del birrificio artigianale 4Mori di Guspini, e Mauro Loddo, titolare del birrificio agricolo Marduk di Irgoli, sono stati nominati nel consiglio di amministrazione del Consorzio Birra Italiana, il più importante organismo del settore nel Paese. Un riconoscimento che premia il loro impegno nella promozione della birra artigianale e della filiera agricola sarda.

Fondato nel 2019 con il sostegno di Coldiretti, il Consorzio Birra Italiana si occupa della tutela e valorizzazione della birra artigianale italiana da filiera agricola, promuovendo la prima alleanza su scala nazionale tra produttori agricoli, malterie e birrifici indipendenti.

«Sono onorato di poter rappresentare la Sardegna all'interno del Consorzio - afferma Antonio Zanda - e di contribuire con la mia esperienza alla crescita del settore. La nostra isola sta investendo molto sulla filiera della birra agricola, e questo incarico ci permette di dare voce alle realtà locali, sostenendo una produzione che valorizzi il territorio e le materie prime sarde».

Entusiasta anche Mauro Loddo, che sottolinea l'importanza del lavoro di squadra tra i diversi attori della filiera: «Questa nomina è un'opportunità per rafforzare il legame tra i birrifici artigianali e il mondo agricolo. Continueremo a impegnarci per costruire un modello produttivo sostenibile e di qualità, valorizzando il lavoro dei coltivatori di orzo e luppolo sardi e promuovendo la birra agricola come eccellenza del Made in Italy».

L'elezione dei due rappresentanti sardi arriva in un momento strategico per la birra artigianale dell'isola che già da tempo lavora per costruire una filiera regionale strutturata.

In Sardegna è stato siglato, infatti, il primo contratto di filiera della birra artigianale che coinvolge una ventina di birrifici sardi e la cooperativa “Isola Sarda”, importante esempio di filiera Made in Sardinia per i produttori di cereali dell'isola. Un progetto pilota che punta a una produzione interamente locale, dal campo al bicchiere, coinvolgendo i produttori di orzo distico, le malterie, i birrifici artigianali e i coltivatori di luppolo.

Attualmente sono già stati messi a coltura settanta ettari destinati alla produzione di orzo per la birra, con il supporto del Consorzio Birra Italiana e di Coldiretti Sardegna, impegnata nella creazione di un sistema che unisca agricoltura e birrifici per garantire qualità, tracciabilità e sostenibilità.

Un percorso che rappresenta un'opportunità concreta per l'intero settore, con la Sardegna protagonista di un nuovo modello di produzione che punta a rendere la birra artigianale sempre più legata al territorio e alla sua filiera agricola.

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