Caro bollette, il Governo conferma: tre miliardi per imprese e famiglie
Ma non tutti sono convinti del provvedimento, in particolare i sindacati
Roma Gli ultimi dettagli limati in una nuova riunione serale a Palazzo Chigi, ma in ogni caso arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri l'atteso decreto del governo per mitigare gli effetti del caro bollette su famiglie e imprese. Si parla di un pacchetto da circa tre miliardi, con misure concentrate sul breve periodo (tre-nove mesi) proprio per fronteggiare l'emergenza.
Verrà adottato un pacchetto di misure che, a quanto si apprende al termine della riunione, va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese italiane, garantendo un sostegno concreto in un momento di difficoltà economica legato all'aumento dei costi energetici. Gli interventi, a quanto emerso, sono il risultato di un lavoro costante dei ministri competenti condiviso dalle forze politiche di maggioranza, per dare una risposta rapida e mirata. Il governo continuerà comunque a lavorare per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo.
La cifra è stata confermata dal vicepremier Matteo Salvini, che ha ribadito l'impegno dell’esecutivo per fornire un sostegno concreto in un momento di difficoltà economica. Tuttavia, la ripartizione definitiva delle risorse è ancora in fase di definizione. Insieme al decreto bollette, il Consiglio dei ministri affronterà anche il disegno di legge delega sul nucleare.
Le opposizioni attaccano il governo, denunciando la mancanza di interventi strutturali sul caro energia negli ultimi due anni. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha evidenziato il peso delle bollette elevate su famiglie e imprese, sottolineando la perdita di competitività rispetto agli altri Paesi europei e l'impatto diretto sui costi dei beni di consumo. Pd, Avs e M5S chiedono di rafforzare il ruolo di Acquirente Unico, permettendogli di negoziare condizioni più vantaggiose per i clienti vulnerabili e di stipulare contratti pluriennali con fornitori di energia rinnovabile, per ridurre la dipendenza dal gas. Anche Italia Viva critica l’atteggiamento del governo, accusandolo di indecisione e di mancanza di risorse adeguate. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sottolinea l'urgenza di un piano strutturale e di lungo periodo: «Non servono soluzioni temporanee, ma scelte politiche ed energetiche che vadano in una direzione diversa da quella seguita finora dal governo».