La Nuova Sardegna

Sassari Dal piccolo paese di Olmedo, al palco più importante della musica italiana. Il percorso di Riccardo Cherchi sembra uscito da una favola moderna: partito con un’idea e pochi mezzi, oggi è alla guida, insieme al suo socio milanese Alessandro Mucci di NTS Audio, dell’azienda che produce auricolari in-ear personalizzati, dedicati agli artisti.

A certificare il successo di questa eccellenza italiana c’è un dato impressionante: ben 28 artisti che hanno partecipato a Sanremo 2025 hanno scelto gli auricolari in-ear NTS Audio, incluso il vincitore Olly. «Ogni auricolare è fatto su misura, modellato sull’anatomia dell’artista tramite un calco dell’orecchio – spiega Cherchi –. Garantisce un isolamento acustico perfetto, permettendo ai cantanti di sentire solo la loro voce e la musica, senza interferenze esterne». Un dettaglio invisibile per il pubblico, ma essenziale per chi deve dare il massimo sul palco.

E pensare che tutto è nato da una chiacchierata tra musicisti, qualche esperimento artigianale e tanta determinazione. Oggi, però, NTS Audio è molto più di un laboratorio indipendente: è un punto di riferimento per i big della musica italiana, con clienti come Ornella Vanoni, Eros Ramazzotti, Daniele Silvestri, Blanco, Mahmood, Le Vibrazioni e tanti altri.

L’idea

L’intuizione di creare in-ear personalizzati nasce quando Riccardo Cherchi, trasferito a Milano nel 2011, dopo essersi formato in ingegneria del suono al SAE Institute, incontra Alessandro Mucci, chitarrista, audioprotesista e futuro socio. La fusione dell’esperienza nella musica di Riccardo e nelle protesi auricolari di Alessandro li porta a sperimentare soluzioni innovative. «Abbiamo iniziato a lavorare sulla parte anatomica e tecnologica dell’orecchio, realizzando i primi prototipi artigianali nella cucina di casa mia», racconta Cherchi. Nel 2019, dopo anni di ricerca, nasce ufficialmente NTS Audio, ma il loro sogno si scontra subito con una sfida inattesa: la pandemia.

Da un piccolo ufficio a Sanremo

«Abbiamo iniziato in un ufficio di 6 metri quadrati e, con il Covid, ci siamo ritrovati con zero cuffie vendute. Il settore musicale era fermo», ricorda Cherchi. Ma la qualità dei loro auricolari non è passata inosservata: il primo grande nome a sceglierli è stato Nic Cester (Jet), poi sono arrivati Achille Lauro, Le Vibrazioni, i Ministri. Sanremo è stato il vero trampolino di lancio: «Alla nostra prima edizione avevamo solo due artisti, quest’anno 28 cantanti hanno usato i nostri auricolari, mentre a Sanremo Giovani, 4 finalisti su 5 avevano i nostri in-ear». Oggi l’azienda ha una sede di 180 metri quadri sui Navigli, conta otto professionisti ed esporta in Cina e Giappone, dove la qualità artigianale italiana è molto apprezzata.

Innovazione e design

Ciò che distingue NTS Audio è la cura sartoriale di ogni prodotto. Ogni auricolare è unico, modellato sull’anatomia dell’artista e dotato di componenti elettroniche sviluppate nei laboratori di Riccardo e Alessandro. «Gli auricolari sono fatti di una resina biocompatibile, pensata per stare a contatto con la pelle senza causare irritazioni, e un isolamento sonoro che permette un ascolto perfetto in qualsiasi contesto», spiega Cherchi.

Un’azienda nata dal basso

La storia di NTS Audio è fatta di sacrificio e passione. «Non veniamo da famiglie prestigiose, non avevamo fondi e le banche ci hanno rifiutato. Siamo partiti nel 2019 con 750 euro a testa», racconta Cherchi. Oggi, l’azienda è sinonimo di eccellenza nel settore e garantisce un’assistenza puntuale e personalizzata. «All’inizio andavamo gratis a fare i calchi agli artisti, un po’ ci vergognavamo della nostra “sede”, poi siamo cresciuti e adesso vengono tutti qui». Tra gli ultimi artisti che hanno scelto NTS Audio ci sono Irene Grandi e Ornella Vanoni, dimostrando come il brand abbia conquistato tanto le nuove generazioni quanto le leggende della musica italiana.

L’aneddoto con Le Vibrazioni

Uno degli episodi più curiosi riguarda Francesco Sarcina, il frontman de Le Vibrazioni. «Dovevamo fargli il calco e ci ha dato appuntamento a un indirizzo con via e numero civico. Arrivati lì, ci siamo accorti che era un ristorante. Quando gli abbiamo chiesto dove fosse, ha risposto: “Entrate, sono dentro”», racconta Cherchi. Così, in mezzo ai clienti intenti a pranzare, mentre Sarcina era seduto circondato da un gruppo di amiche, Riccardo e Alessandro hanno realizzato il calco alle sue orecchie.