La Nuova Sardegna

Sassari Donald Trump ha appena firmato l’ennesimo attacco al Made in Italy. Con un colpo di penna, i dazi del 20% su vino, olio, pasta e formaggi italiani scaricheranno sui consumatori americani un conto salato: 1,6 miliardi di euro in più. Una stangata che rischia di cambiare per sempre le abitudini di acquisto oltreo ceano.Il vino italiano, fiore all’occhiello delle esportazioni con 2 miliardi di fatturato, vedrà i prezzi schizzare del 20%. Tradotto: 400 milioni di euro in più sulle etichette dei ristoranti e sugli scaffali dei supermercati. Stessa sorte per l’olio d’oliva, con un rincaro da 200 milioni. Se oggi quello italiano costava circa 10 euro al mezzo litro con l’imposizione dei dazi la cifra da pagare per poterlo avere nelle tavole sarà di 25 euro. Il rischio concreto è che si vadano a cercare prodotti di qualità inferiori ma decisamente meno cari. La pasta, già vessata da dazi antidumping, subisce un altro colpo: +200 milioni che metteranno in crisi le famiglie italo-americane e i locali simbolo della Little Italy. E i formaggi? Parmigiano, Grana e Pecorino costeranno 110 milioni di euro in più, un lusso che non tutti potranno permettersi.