La Nuova Sardegna

L’inchiesta

Tirrenia, motori dei traghetti manomessi: le ipotesi di reato e il secondo filone

di Massimo Sechi
Tirrenia, motori dei traghetti manomessi: le ipotesi di reato e il secondo filone

Iniziati gli interrogatori, l’accusa: la frode per mantenere i collegamenti con la Sardegna. Biglietti gratis, l’indagine va avanti

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Sassari   Sono comparsi questa mattina, mercoledì 16 aprile, davanti al Gip Silvia Carpanini i primi due indagati nell’inchiesta della Procura di Genova che nei giorni scorsi aveva portato al sequestro di tre traghetti della compagnia ex Tirrenia Cin. Oggi sono stati sentiti il manager della compagnia Raffaele Laurici e il capo armamento Giuseppe Vicidomini. Il primo ha presentato una memoria difensiva. Bocche cucite e nessuna dichiarazione al termine degli interrogatori. Per entrambi il pubblico ministero Walter Cotugno aveva chiesto la misura degli arresti domiciliari. Tra oggi domani verranno sentiti anche gli altri 11 indagati per i quali sono state chieste misure cautelari, tra cui di interdizione dalle funzioni svolte. Al termine degli interrogatori il giudice per le indagini preliminari deciderà se accogliere le richieste del pubblico ministero. Il reato contestato è la frode in pubbliche forniture. L’indagine ruota attorno al contratto tra la Cin e il ministero dei Trasporti per la continuità territoriale marittima nella tratta Genova e Porto Torres. Secondo l’accusa sarebbero stati manomessi alcuni componenti dei motori principali per poter continuare ad avere le certificazioni ambientali necessarie a mantenere in servizio le imbarcazioni.

Da questa indagine è scaturito un secondo filone, quello dei biglietti gratis per le tratte da e per la Sardegna e la Sicilia che sarebbero stati messi a disposizione dalla compagnia ad una quarantina di persone tra magistrati, funzionari e rappresentanti delle forze dell’ordine. In questo caso il reato contestato è quello di corruzione nell’esercizio di pubbliche funzioni. Tra gli indagati c’è anche l’amministratore delegato della Moby Achille Onorato.

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