Earth Day: ecco dove e quando si svolgeranno le raccolte Plastic free in Sardegna
Dal nord al sud dell’isola grande adesione alla campagna di pulizia
Sassari La Sardegna non resta a guardare. Si rimbocca le maniche e scende in campo. Lo fa con passione, spirito di squadra e una missione chiara: restituire bellezza ai suoi paesaggi. Il 26 e 27 aprile, in occasione della 55esima edizione dell’Earth Day, venti località dell’isola diventano teatro di una mobilitazione collettiva firmata Plastic Free onlus. Niente proclami, solo azioni concrete: raccolte di rifiuti, volontari ovunque e un messaggio forte.
L’isola si muove compatta, da nord a sud, con l’energia di chi ama davvero la propria terra. Spiagge, sentieri, borghi e periferie: ogni angolo conta. E ogni sacchetto riempito è un piccolo atto di coraggio. Ecco dove si agirà:
Venerdì 26 aprile Cagliari, Elmas, Oristano, Aglientu, Castelsardo, Golfo Aranci, Osilo, San Teodoro, Sorso.
Sabato 27 aprile Sestu, Ales, Iglesias, Teulada, Badesi, Budoni, Porto Torres, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Sassari, Nuoro, San Teodoro fa doppietta, perché quando si tratta di prendersi cura del territorio, il tempo non basta mai.
«Questa è una terra che merita ogni nostro sforzo», dice con orgoglio Francesca Carone, referente regionale di Plastic Free. «Sapere che da nord a sud ci stiamo muovendo insieme è un’emozione fortissima. Le nostre azioni parlano chiaro: la Sardegna c’è e fa la differenza». Con lei, Andrea Pigato, vicereferente regionale, e una rete capillare di referenti locali che non conosce festività. Nel resto d’Italia, saranno 222 gli eventi in calendario.
L’obiettivo? Rimuovere oltre 100mila chili di rifiuti in un solo weekend. Al fianco di Plastic Free, anche Treedom, BCorp italiana che pianterà alberi per sostenere le attività ambientali. Solo nei primi mesi del 2025, in Sardegna si sono tenuti 41 eventi, raccolti 17.400 chili di plastica e sensibilizzati quasi 600 studenti. E questo è solo l’inizio. Per partecipare basta un clic: www.plasticfreeonlus.it. Perché amare la propria terra significa anche sporcarsi le mani. E farlo con il sorriso.