«Contro la lingua blu serve unità»
Appello dei dirigenti provinciali del Pcl ai docenti di Veterinaria e ai pastori
OZIERI. «I veterinari, i docenti della facoltà di Veterinaria e gli intellettuali sardi si schierino con il Movimento dei Pastori Sardi». Questo l’invito dei dirigenti delle sezioni provinciali di Sassari e Olbia del Partito Comunista dei Lavoratori per la IV Internazionale Sisinnio Bitti, Gian Franco Camboni, Riccardo Camboni e Gianmarco Satta a margine del dibattito avviato dall’Mps sulle cause della «catastrofe» della Blue Tongue. Nelle assemblee del Movimento, e in particolare in quella tenutasi a Ozieri agli inizi di agosto, si è infatti parlato a lungo dei rapporti fra scienza e società e del ruolo dei veterinari, definiti in quella occasione meri «burocrati» che applicano acriticamente i dettami della scienza ufficiale sulle vaccinazioni ignorando la voce degli agricoltori. I dirigenti del Pcl si appellano quindi ai veterinari citando come paragone due protagonisti della Rivoluzione Scientifica: Galileo Galilei e Giordano Bruno, che «non solo rivalutarono le tecniche, ma furono consapevoli della necessità di un rapporto stretto con quelli che venivano chiamati “artigiani superiori” perché era di vitale importanza per lo sviluppo stesso della scienza». L’invito ora è quello di comportarsi come quei due grandi scienziati.
«È venuto il momento - dicono i dirigenti del Pcl - in cui i veterinari dipendenti delle Asl si comportino come Galileo e Giordano Bruno, disobbediscano e condannino la pratica della vaccinazione, così come denunciano i pastori. Se i veterinari e i docenti di Veterinaria ubbidiranno ai risultati della scienza e non ai meccanismi burocratici - concludono - diventeranno un modello per le nuove generazioni e si metterà fine alla catastrofe della blue-tongue». (b.m.)