L’usufrutto uxorio è definitivamente tramontato nel 1975
L’anno scorso è venuto a mancare mio padre e dovrò provvedere con la successione legittima. Mio padre dopo la morte di mia madre, avvenuta nel 1997, si risposò, ma i beni immobili da lui posseduti...
L’anno scorso è venuto a mancare mio padre e dovrò provvedere con la successione legittima. Mio padre dopo la morte di mia madre, avvenuta nel 1997, si risposò, ma i beni immobili da lui posseduti furono costruiti durante il matrimonio con mia madre. Siamo due figli. I beni che cadono in successione dopo la morte di mio padre li eredita come proprietà per 1/3 anche la moglie in seconde nozze oppure a lei spetta solo l’usufrutto vita natural durante per 1/3?
Gentile lettore, occorre innanzitutto chiarire cosa lei intenda per beni costruiti durante il primo matrimonio di suo padre. Se intende beni acquistati fino al 20 settembre 1975, gli stessi erano per legge di proprietà del solo acquirente costituito in atto, senza che operasse l’istituto della comunione legale dei beni, se invece sono stati acquistati dopo tale data la proprietà è di entrambi i coniugi per effetto legale, salvo che sua madre fosse intervenuta in atto per rinunciare al coacquisto.
Nel primo caso, qualora questi beni “intestati” solo a suo padre, cadranno per intero in eredità e quindi per legge saranno divisi tra gli eredi in piena proprietà nel seguente modo: un terzo alla nuova moglie e due terzi complessivi ai figli.
Pertanto le preciso che l’istituto dell’usufrutto uxorio, cui lei fa riferimento nella sua domanda, è definitivamente tramontato dopo l’entrata in vigore del nuovo diritto di famiglia, di cui alla legge numero 151 del 19 maggio 1975, per cui il coniuge è erede ex lege in piena proprietà, nella quota prevista dal codice civile di: metà se concorre con un solo figlio ( e non è il suo caso secondo quanto da lei esposto ); ovvero un terzo se concorre con più figli( cfr. articolo 581 del codice civile ).(Ufficio studi Consiglio notarile)