La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, non era morte naturale ma omicidio

Nadia Cossu
La caserma dei carabinieri di Porto Torres e, nel riquadro, Mario Sedda
La caserma dei carabinieri di Porto Torres e, nel riquadro, Mario Sedda

Svolta nella vicenda di Mario Sedda, l'uomo ritrovato cadavere il primo aprile. L'autopsia ha rivelato un pezzo di lama conficcato nel corpo della vittima: indagato un 60enne per omicidio volontario

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PORTO TORRES. Svolta nella morte di Mario Sedda, il 39enne trovato senza vita il primo aprile a Porto Torres. L’uomo è stato ucciso da qualcuno che probabilmente la vittima conosceva bene e frequentava. A distanza di nove giorni dal ritrovamento del cadavere, un 60enne di Porto Torres è stato iscritto dalla Procura nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario.

A segnare la clamorosa svolta nell’inchiesta è stato l’esito dell’autopsia. L’esame necroscopico ha svelato un dettaglio raccapricciante: conficcata nel cranio della vittima è stata trovata una porzione di lama di coltello, spezzata. Sono stati sequestrati alcuni indumenti del 60enne su cui sono state rilevate tracce ematiche “di interesse”. E infatti gli abiti sono stati sequestrati e inviati ai carabinieri del Ris di Cagliari che li analizzeranno nelle prossime ore.

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