La Nuova Sardegna

Sassari

Mulas: «Movida ma con le regole»

di Gavino Masia
Mulas: «Movida ma con le regole»

Il sindaco tira le orecchie a esercenti e clienti: «Troppi comportamenti scorretti, non faremo sconti»

15 giugno 2021
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PORTO TORRES. La movida turritana ha ripreso decisamente a muoversi riempiendo piazze ed esercizi commerciali nel primo scorcio di bella stagione. Ma il sindaco Massimo Mulas non ha condiviso il comportamento di alcuni esercenti sia rispetto alle concessioni del suolo pubblico sia sui comportamenti in chiave anti-covid.

«Sto osservando in città diversi fenomeni e comportamenti che non condivido – dice Mulas – e credo sia opportuno proporre alcune riflessioni a tutta la cittadinanza: in poche settimane siamo passati dallo stare costretti a casa all’ammassarci nei locali, come se fossero saltate tutte le regole. È un approccio pericoloso e per questo mi permetto di chiarire alcuni aspetti ai locali che svolgono servizio di mescita e somministrazione di alimenti e bevande». Partendo soprattutto da un assunto: la zona bianca non è assolutamente un “liberi tutti”.

Gestione degli spazi. «Chi ha già una concessione di suolo pubblico può chiedere un ulteriore incremento di spazio, che non può superare il 50 per cento di quello già in concessione. È possibile superare questa soglia solo dove ci sono le condizioni e non a prescindere. Mi sembra, invece, di assistere a una sconsiderata corsa a occupare più spazio possibile come se non ci fossero limiti».

Eventi. «Discorso analogo – aggiunge il sindaco – riguarda tipologia e modalità di eventi di intrattenimento che si possono svolgere nei locali: siamo contenti che si possa fare musica all’aperto, ma sempre nel rispetto delle regole. Fare il pianobar non vuol dire eseguire concerti rock sulla pubblica via, o dentro locali, addirittura dentro condomini. La dimensione della comunità si basa sul bilanciamento delle diverse esigenze e diritti e non si può attentare alla serenità di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute».

Karaoke. «È una pratica divertente, ma non consentita dalle norme anti-covid – precisa il capo dell’amministrazione –, perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono senza alcuna attività di sanificazione. Chiediamo ai locali di sospendere questa attività e sono pronto, in caso contrario, a emettere una specifica ordinanza sull'argomento. In ragione di queste considerazioni, chiederò alla polizia locale di avviare una rigorosa verifica del rispetto degli spazi dati in concessione e delle immissioni sonore. In queste prime settimane l'amministrazione ha volutamente osservato il dispiegarsi delle attività. Daremo un tempo stretto agli esercenti per verificare in autonomia la regolarità delle occupazioni e poi inizieremo i controlli senza alcuna indulgenza».

Mercatino del giovedì. «In quella giornata e in quell’area si producono enormi quantitativi di rifiuti indifferenziati. Una percentuale così alta che vanifica il lavoro corretto svolto dagli altri esercenti e da tutta la cittadinanza. Anche in questo caso non faremo sconti e intensificheremo i controlli valutando anche la sospensione del mercatino del giovedì. In tanti sostengono che questo sia il momento della ricostruzione dopo il trauma della pandemia. Ma questa può avvenire solo se si basa sulle regole e non sulla logica del Far West».

«Parliamone insieme». Il sindaco vuole comunque aprire una linea di fiducia con i commercianti di tutte le tipologie. «Incontriamoci e parliamone per individuare le soluzioni migliori nel rispetto della legge e degli interessi di tutta la comunità. È il momento della responsabilità, di non pensare solo al proprio interesse ma anche al bene comune. Solo così potremo ripartire veramente avendo fiducia verso il futuro».

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