La Nuova Sardegna

Sassari

L’UOMO CHE HA PRESO LA PISTOLA AL POLIZIOTTO aVEVa UN coltello 

Dopo la follia in questura colpisce gli agenti in carcere

di Luca Fiori
Dopo la follia in questura colpisce gli agenti in carcere

SASSARI. Aveva un coltello con una lama di 21 centimetri nello zainetto Sylvester Osiomwan, il 27enne nigeriano che lunedì mattina è riuscito a disarmare un agente di polizia all’ingresso della...

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SASSARI. Aveva un coltello con una lama di 21 centimetri nello zainetto Sylvester Osiomwan, il 27enne nigeriano che lunedì mattina è riuscito a disarmare un agente di polizia all’ingresso della questura di Sassari e ha provato a sparare con la Beretta contro i poliziotti.

È possibile che l’uomo, che fortunatamente è stato immobilizzato e arrestato, fosse pronto a usare il coltello proprio contro gli agenti, diversamente non si spiegherebbe per quale motivo si sia recato in questura nascondendo un’arma.

La professionalità dei poliziotti che sono riusciti ad arrestarlo ha sicuramente evitato una tragedia. La follia non si è però conclusa con le manette.

Arrivato in carcere a Bancali lunedì sera con l’accusa di tentato omicidio, rapina e resistenza, il giorno seguente il 27enne ha prima devastato la cella, allagandola e distruggendo gli arredi, poi ha minacciato quattro poliziotti penitenziari che cercavano di intervenire per tranquillizzarlo. Dopo essere riusciti a entrare nella cella gli agenti della polizia penitenziaria sono stati colpiti con calci, pugni e morsi. Due degli agenti feriti in maniera più grave martedì sera sono stati prima medicati dai sanitari in servizio a Bancali, poi accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata per ulteriori accertamenti.

«Oggi più che mai la situazione negli istituti penitenziari resta allarmante - denunciano il segretario regionale del sindacato PolGiust, Elia Falchi e quello nazionale Roberto Melis - la realtà è che i nostri poliziotti continuano a essere aggrediti senza alcun motivo o apparente ragione, forse è arrivato il momento che la polizia penitenziaria venga equipaggiata di quei dispositivi anti aggressione tanto decantati».

Sul gravissimo episodio accaduto in questura lunedì mattina hanno preso posizione con una dura nota indirizzata al prefetto Paola Dessì e al questore Claudio Sanfilippo anche le segreterie provinciali delle quattro principali sigle sindacali di polizia.

Nella nota congiunta - firmata dai segretari provinciali di Silp-Cgil, Sap, Siap e Siulp - i rappresentati dei lavoratori della polizia hanno denunciato «la crescente preoccupazione dovuta alle carenze strutturali relative alla vigilanza di entrambi i corpi di guardia presenti nella questura di Sassari e chiesto un’immediata risoluzione al gravoso problema di sicurezza». Intanto questo pomeriggio il 27enne difeso dall’avvocato Gavinuccia Arca comparirà (in videoconferenza) davanti al giudice delle indagini preliminari per l’udienza di convalida dell’arresto.

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