Osilo, accoltella il padre nel sonno: arrestata una trentenne
L’uomo non è in pericolo di vita, la figlia è stata accompagnata nel carcere di Bancali dai carabinieri e domani sarà interrogata dal gip
Osilo Devono essere ancora chiariti dai carabinieri i dettagli – movente compreso – dell’aggressione avvenuta nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 marzo a Osilo. Una donna di 30 anni intorno all’1.40 ha accoltellato il proprio padre nel sonno, nella camera da letto dell’abitazione dove lei vive insieme ai genitori.
I colpi – questo emerge da una prima ricostruzione – sarebbero stati inferti principalmente sulla spalla e sull’avambraccio, il che farebbe presupporre che l’uomo stesse dormendo a pancia in giù o su un fianco e proprio questo potrebbe avergli salvato la vita. È stata la madre della giovane, che dormiva accanto al marito, a chiamare immediatamente il 118 e gli stessi soccorritori hanno poi chiesto l’intervento dei carabinieri. Le ferite riscontrate sul corpo dell’uomo – che fortunatamente non è stato colpito in organi vitali – erano infatti chiaramente riconducibili a un’aggressione. Forse nel tentativo di difendersi e proteggersi l’anziano ha riportato lesioni anche sulla testa e nella parte superiore del corpo.
All’arrivo della pattuglia dell’Arma il quadro si è delineato con maggiore precisione e, su disposizione del magistrato di turno – il sostituto procuratore di Sassari Giovanni Porcheddu – i militari hanno arrestato la donna in flagranza con l’accusa di tentato omicidio e l’hanno accompagnata in carcere a Bancali.
Qui, domani 25 marzo, la trentenne sarà interrogata dal giudice per le indagini preliminari Sergio De Luca alla presenza del pm e dell’avvocato difensore Patrizia Marcori. Restano da chiarire ancora alcuni particolari che forse proprio la donna potrà spiegare agli inquirenti. Ad esempio il movente, se esiste. Per quale ragione, cioè, nel cuore della notte abbia aggredito il padre.
Non si sa, al momento, se tra loro i rapporti fossero tesi o se, proprio prima di andare a letto, i due abbiano avuto qualche accesa discussione. Con molta probabilità saranno anche disposti accertamenti di tipo psichiatrico per verificare se, sul comportamento della trentenne, abbiano influito altri fattori. Prematuro, dunque, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, avanzare ipotesi sulla dinamica e su cosa abbia scatenato la furia della donna nei confronti della quale si è necessariamente dovuto procedere per il reato di tentato omicidio.
Il padre è stato trasportato dall’ambulanza al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari dove i medici lo hanno sottoposto ad approfonditi accertamenti clinici e hanno medicato le numerose ferite riportate sul corpo. È stato tenuto in osservazione per qualche ora e poi è stato dimesso. I carabinieri hanno già sentito i genitori della trentenne ma le indagini, con la supervisione del magistrato, andranno avanti anche nelle prossime ore.