La Nuova Sardegna

Sassari

Dopo il voto

«Lavoro, cultura, mobilità e mare per costruire la Sassari del futuro»

di Giovanni Bua
Sassari i festeggiamenti per l'elezione del sindaco Giuseppe Mascia nella sede del Pd
Sassari i festeggiamenti per l'elezione del sindaco Giuseppe Mascia nella sede del Pd

I punti principali del programma di governo del nuovo sindaco Giuseppe Mascia. Grande spazio al dialogo con cittadinanza parti sociali e datoriali e tessuto associativo

23 giugno 2024
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Sassari Ultimi colpi di lima per definire la squadra dei nove assessori e al lavoro a capofitto dal giorno dopo l’insediamento sui dossier più urgenti, nel nome di una continuità amministrativa “ragionata” che mira, con qualche aggiustamento, a portare a casa il più possibile di quanto già avviato.

Sono giorni intensi quelli che sta vivendo il nuovo sindaco Giuseppe Mascia, impegnato a gettare le basi di un mandato quinquennale nel quale ha intenzione di lasciare il segno. Segno i cui tratti principali si possono leggere nel suo programma elettorale, quindici macro temi racchiusi in sette pagine che, volutamente, non entrano nel dettaglio delle singole partite in ballo, ma danno comunque interessanti anticipazioni sulla direzione che la nuova amministrazione ha intenzione di prendere.

Città metropolitana. Si parte dalla legge regionale che riconosce Sassari come città metropolitana al pari di Cagliari. La legge tuttavia e stata impugnata dal governo ed è attualmente all’attenzione della Corte Costituzionale. «In attesa della decisione della Corte – sottolinea Mascia – la nostra città deve comunque riprendere a svolgere quel ruolo nel territorio che da anni ha perso. La nuova amministrazione deve essere attiva nel coinvolgimento di tutti i comuni per sviluppare un vero e proprio piano strategico, condiviso, di sviluppo e valorizzazione del territorio».

Produzione e industria «Sassari – scrive Mascia – si deve occupare dell’area industriale comune con Porto Torres, accompagnando attivamente la sua conversione ambientale con una nuova piattaforma di confronto con Regione e Governo sul futuro del sito e sostenere it superamento dell’utilizzo del carbone con le rinnovabili e l’idrogeno. Sassari ha anche l’opportunità di sviluppare l’industria digitale grazie alla presenza di esperienze internazionali ritornate in città. Ci sono le condizioni perché il sistema pubblico e privato, con il supporto accademico, sviluppi spazi pubblici per la nascita di start up e lo sviluppo delle nuove aziende del settore digitale e della IA nel nostro territorio».

Lavoro Centrale nel programma della nuova maggioranza il tema del lavoro. Con Mascia che si impegna a favorire e creare le condizioni territoriali per la promozione e lo sviluppo delle imprese, in rapporto con il ConsorziooIndustriale provinciale Sassari e l’Universita, superando le criticita dell’ex Zir di Predda Niedda, facendo proprie le risultanze dell’elaborazione del Tips (il tavolo istituzioni parti sociali) e chiedendo il coinvolgimento della Regione. Interessante il passaggio sulla sicurezza sul lavoro e sul dialogo da costruire tra associazioni datoriali e sindacali, con un punto in particolare: «La nostra amministrazione si impegnare a impedire il subappalto a cascata e, in coerenza con la proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo, la retribuzione inferiore a 9 euro l’ora in tutti gli affidamenti che, a qualunque titolo e in qualunque forma, saranno realizzati».

Università Sull’università poi Mascia rilancia il progetto messo a lungo nel cassetto della creazione di uno studentato diffuso, archiviando, sembra definitivamente, il mai decollato progetto campus. E sembra cogliere l’invito del rettore alla valorizzazione di piazza università, con i suoi palazzi appena restaurati che «sarà valorizzata come luogo di incontro e di iniziativa culturale».

Arte e Cultura Centrale il tema della cultura. Con Mascia che sottolinea come «Prioritario sarà l’aumento degli investimenti pubblici e privati a favore della cultura, in tutti i suoi ambiti e aspetti, tramite una definizione di bilanci annuali e pluriennali destinati al sostegno e alla promozione di attività culturali, creative e dello spettacolo dal vivo». Necessario poi: «Incrementare gli spazi da destinare allo sviluppo e fruizione delle attività e delle produzioni culturali e artistiche, destinati e gestiti dalle giovani generazioni e da operatrici e operatori di comprovata esperienza, come centri di creatività e lavoro di gruppo». Da sottolineare infine l’impegno alla creazione di «bandi pubblici che sappiano rivolgersi tanto alle forme più tradizionali, quanto a quelle più contemporanee dell’arte da strada, anche con l’utilizzo di luoghi pubblici come spazi espositivi temporanei o permanenti».

Partecipazione. Spazio poi alle scelte partecipate. «Doveroso – spiega Mascia – aumentare il livello di trasparenza e pubblicità nei confronti dei cittadini e prevedere spazi nei quali sia possibile dibattere sulle scelte promosse o auspicate con processi che possono portare alla co-creazione della progettualità e della programmazione».

Mobilità. Sulla mobilità da sottolineare come riappaia il concetto di tram-treno, che torna protagonista insieme alla gomma della realizzazione di una migliore penetrazione urbana della rete portante. A livello urbano: «Gli obiettivi da perseguire sono principalmente la realizzazione di un sistema di trasporto basato sulla rete tranviaria esistente, la creazione di corsie preferenziali per il trasporto pubblico su gomma, la realizzazione di punti di approdo extraurbani, la realizzazione di parcheggi di interscambio correlati alla rete portante».

Mare «L’area di Platamona inserita nel territorio del Comune deve essere riqualificata in senso turistico – scrive Mascia – in coordinamento con le altre amministrazioni, riordinata nell’area della pineta in modo che diventi un parco pienamente fruibile e in modo che possa essere progettato uno spazio interno portuale per la piccola nautica da diporto. Le aree umide e lo stagno di Platamona sono una risorsa ambientale irripetibile, devono essere protette e potenziate in funzione di un turismo culturale connesso a quello marino, valorizzando la costa che porta all’Argentiera e che fa parte del grande Parco geominerario regionale».

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