La Nuova Sardegna

Chilivani Ventinove anni fa la strage di Chilivani, una delle tragedie più terribili tra quelle accadute in Sardegna. Nel conflitto a fuoco con una banda di criminali restarono uccisi i carabinieri Walter Frau e Ciriaco Carru. La loro azione eroica impedì ai banditi di realizzare il piano che – come emerse all’epoca dall’attività investigativa – prevedeva l’assalto a un furgone portavalori.

Oggi venerdì 16 agosto, sul luogo della sparatoria dove si trovano i cippi che ricordano i due carabinieri allora in servizio al nucleo radiomobile di Ozieri, si è svolta una breve cerimonia con il vescovo di Ozieri, monsignor Corrado Melis, alla presenza dei familiari delle vittime, dei rappresentanti delle istituzioni di Porto Torres, Chiaramonti, Ozieri e Ardara e dell’Arma dei carabinieri con il generale Stefano Jasson comandante della legione Sardegna e il comandante provinciale, colonnello Massimiliano Pricchiazzi.

Il generale ha ricordato il sacrificio di Walter Frau e Ciriaco Carru e ha detto che mai saranno dimenticati e ha rimandato a una cerimonia solenne nel 2025 quando ricorrerà il trentennale della strage.

Roberto Frau, fratello di Walter, ha parlato di un dolore che non passa mai. Anzi, ogni volta si rinnova sempre con maggiore intensità. “L’inchiesta Chilivani-bis promossa dal magistrato Gaetano Cau che coordinò le indagini - ha detto - doveva aiutare a chiarire gli aspetti oscuri che ancora restano sulla vicenda. E invece non è mai arrivata a conclusione. È certo che qualcuno, che magari ha assistito anche all’eccidio, è rimasto fuori dalla prima attività di inchiesta che ha portato alle condanne. Oggi quei criminali sono liberi, ma Walter e Ciriaco non ci sono più. E il nostro ergastolo continua”.