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Sassari

Faradda

Il padre guardiano: «Sono corso a consolarli, il Candeliere si può riparare»

di Luca Fiori
Il padre guardiano: «Sono corso a consolarli, il Candeliere si può riparare»

Sul Candeliere dei Falegnami rotto, interviene Salvatore Sanna di Santa Maria di Betlem: «Speriamo nel 2025 di riavere la nostra chiesa»

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Sassari «Erano affranti, piangevano, aggrappati al loro candeliere a pochi metri dal piazzale della chiesa, così sono corso da loro per incoraggiarli e invitarli a proseguire». Tra i primi a consolare i gremianti e i portatori del Candeliere dei Falegnami in mezzo alla strada, la sera della Faradda, è stato il padre guardiano di Santa Maria di Betlem Salvatore Sanna, che li aspettava sul sagrato per lo scioglimento del voto alla Madonna.

«Ho detto loro coraggio ragazzi – racconta il sacerdote – davanti a queste situazioni che capitano nella vita bisogna avere la forza di rialzarsi e di andare avanti. Poi li ho esortati a portare lo stesso il candeliere dalla Madonna – prosegue padre Salvatore – anche così, in quelle condizioni e sciogliere il voto. Lo hanno fatto e con grande emozione si sono inginocchiati – aggiunge – ed è stato importante per tutti noi il segno che hanno lasciato, sciogliendo il voto anche in questa maniera. Ci sono fatiche anche nella vita che a volte portano a scoraggiarci – prosegue – e invece dobbiamo essere forti, perché come ci insegna la Madonna il fine non è su questa terra».

Padre Salvatore Sanna ha voluto poi sottolineare che il candeliere potrà essere restaurato o se sarà il caso ne verrà realizzato uno nuovo. «Saranno valutazioni che verranno prese dal Gremio – spiega il sacerdote – vedranno loro le prossime settimane se restauralo, ma sono problemi che si vedranno in seguito». Poi padre Salvatore apre uno spiraglio di speranza per la fine dei lavori nella chiesa di Santa Maria entro la Faradda del prossimo anno.

Le opere, finalizzate alla conservazione e alla messa in sicurezza degli edifici, in special modo le strutture della chiesa e del campanile, erano iniziate a marzo di due anni fa con un finanziamento di un milione e 450 mila euro, erogati in parte dal Mibact (680mila) e in parte dalla Regione (750mila).

«Possiamo ben sperare – spiega padre Salvatore Sanna – che nonostante tutto si possa sciogliere finalmente il Voto alla Madonna in chiesa. Non possiamo dare nessuna certezza ovviamente – conclude il guardiano di Santa Maria di Betlem – ma vogliamo essere ottimisti e sperare che nel 2025 la festa della Madonna si possa concludere davanti all’altare come è stato fatto tradizionalmente».

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